Starmer punta sull’intelligenza artificiale per la crescita ridurre i costi
LONDRA – Mettere il turbo all’intelligenza artificiale per rilanciare la crescita economica e ridurre i costi dei servizi pubblici: questa la promessa fatta ieri dal premier britannico Keir Starmer. Annunciando un dettagliato piano per “iniettare l’IA nelle vene del Regno Unito” e farlo diventare “leader globale”, il leader laburista ha dichiarato che il settore potrebbe generare 47 miliardi di sterline per l’economia e creare 13mila nuovi posti di lavoro nel settore tech.
Il Governo britannico, nel mirino dei mercati per la gestione dell’economia, tra inflazione in aumento, Pil in calo, sterlina debole e fiducia delle imprese ai minimi da oltre un decennio, punta a riprendere il controllo della narrazione e presentare uno scenario positivo.
Starmer ha definito la Gran Bretagna “il posto ideale” per investire nell’intelligenza artificiale e si è impegnato a spazzare via restrizioni e ritardi nella concessione di permessi. “So bene che non può essere lo Stato a generare la crescita in questo settore, ma il compito del Governo è creare le condizioni giuste per facilitare la crescita”, ha detto il premier. L’uscita dall’Unione Europea significa che “decidiamo noi come regolamentare il settore”, ha sottolineato Starmer.
Tappeto rosso quindi per le imprese private, che si sono già impegnate a investire 14 miliardi di sterline in vari progetti, con la creazione di speciali “zone di crescita” con infrastrutture elettriche potenziate per soddisfare i requisiti energetici del settore.
Il premier punta anche ad aumentare in modo esponenziale l’utilizzo dell’IA nel settore pubblico sia per migliorare la produttività, che segna il passo dai tempi della crisi finanziaria del 2008, che per tagliare i costi, data la situazione precaria delle finanze pubbliche.
Fonte: Il Sole 24 Ore