Start-up, algoritmi e LLM per avvocati e commercialisti. A che punto siamo?

Automazione di processi ripetitivi – contabili, fiscali, legali. Supporto all’analisi di dati, documenti. Con un duplice vantaggio: risparmiare tempo e migliorare la qualità del proprio lavoro. Un crescente numero di software di intelligenza artificiale si rivolge ora al mondo dei commercialisti e avvocati. Un mercato che matura, tanto che ai grandi nomi di software house americane si stanno affiancando molte aziende italiane. Startup specializzate o storici nomi del software nostrano.

Commercialisti

Ad esempio, “noi utilizziamo DK Mind di Datev Koinos e Team Systems”, dice Fabio Grieco, commercialista di Srg Associati. Il primo è una società del 2002 frutto della collaborazione tra la cooperativa di commercialisti Datev e la software house tedesca Koinos. TeamSystems Spa è noto produttore italiano di gestionali dal 1982. “DK Mind usa algoritmi di intelligenza artificiale per tradurre i documenti, anche cartacei, in elementi contabili in automatico”, aggiunge. C’è quindi un’automazione di contabilità, fatture. “Grazie al machine learning impara da solo come vanno contabilizzate le diverse fatture caricate; evita processi manuali ripetitivi e fa risparmiare tempo”.

Altro vantaggio, “permette di usare i dati di contabilità scorporati per compilare database su cui fare analisi storiche e predittive sull’attività impresa”. Ad esempio aiuta a prevedere i fabbisogni di cassa, per prevedere – in base a storico pagamenti ricevuti e la crescita prevista – i bisogni finanziari di un’azienda cliente di quel commercialista. Il professionista quindi si rivela più efficace nel supporto ai clienti.

“L’AI di TeamSystem fa cose simili ma noi la usiamo soprattutto per efficientare il lavoro sui clienti”, dice Grieco. “Ad esempio stima i tempi di lavoro di ciascun dipendente su ciascun cliente e può aiutarci così a capire se a un certo cliente stiamo dedicando un numero incongruo di ore, al punto da lavorare in perdita, poiché lo abbiamo assegnato a un dipendente non adatto a quel tipo di compito”. “Allora basta assegnare il cliente a un altro dipendente per migliorare molto l’efficienza”.

Un’altra possibile frontiera è l’AI generativa, “stiamo sperimentando con alcuni clienti il software Hector (dell’omonima azienda canadese), per automazione la scrittura di istanze di autotutela, ricorsi; ma non funziona ancora benissimo. Riesce a recuperare tutti riferimenti normativi ma la situazione fiscale italiana è così particolare da non consentire questo livello automatico di generalizzazione”, spiega Grieco.

Fonte: Il Sole 24 Ore