Stefan Gierowski e Sean Scully: dialogo tra astrazione e colore a Varsavia

L’arte astratta conquista il centro della scena a Varsavia con la mostra “Beyond the Line: From Finite to Infinite, From Physics to Metaphysics” (”Oltre la linea: dal finito all’infinito, dalla fisica alla metafisica”) retrospettiva congiunta di Stefan Gierowski e Sean Scully, (fino al 24 novembre 2024) due giganti dell’arte contemporanea e astratta. Promossa dalla Fondazione Gierowski, l’esposizione mette in dialogo due figure chiave che hanno segnato lo sviluppo dell’astrazione in Europa e nel mondo.

Un incontro tra maestri: Stefan Gierowski e Sean Scully

Sean Scully, nato in Irlanda e attivo principalmente negli Stati Uniti, è uno dei principali esponenti della pittura astratta contemporanea. Conosciuto per le sue ampie composizioni geometriche e l’uso vibrante del colore, Scully ha sviluppato uno stile inconfondibile che mescola rigore formale e intensità emotiva. Le sue opere, spesso caratterizzate da forme rettangolari o a bande orizzontali e verticali, esplorano temi di spazio, ritmo e luce, creando un dialogo tra semplicità strutturale e complessità interiore. Stefan Gierowski, d’altro canto, è stato uno dei protagonisti della scena artistica polacca del dopoguerra. La sua carriera, che si estende per oltre sei decenni, ha contribuito a definire il panorama artistico della Polonia, con una forte enfasi sull’uso del colore come veicolo per emozioni e idee. Anche Gierowski, come Scully, ha adottato un approccio non rappresentativo, ma mentre l’arte di Scully è spesso vista come un’esplorazione del linguaggio formale della pittura, quella di Gierowski è profondamente connessa alle sue riflessioni filosofiche e spirituali. La mostra a Varsavia rappresenta un confronto affascinante tra due artisti che, pur provenendo da contesti culturali differenti, condividono una visione comune: il potere del colore e della forma astratta come strumenti di espressione universale.

La mostra

La mostra, curata da Joachim Pissarro, presenta 60 opere che esplorano le interazioni tra luce e ombra, calore e freddezza, suggerendo una qualità quasi architettonica nella loro composizione. La struttura geometrica di Scully è un invito a riflettere sulla dualità e l’equilibrio, mentre il suo uso del colore trasmette una profonda carica emotiva. In contrapposizione, le opere di Stefan Gierowski presenti in mostra esprimono una sensibilità cromatica che sembra quasi trascendere la forma stessa. Gierowski ha sempre visto il colore come un’entità indipendente, capace di trasmettere idee e sensazioni in maniera diretta. I suoi dipinti, a volte più liberi e fluidi rispetto alla rigorosa geometria di Scully, offrono una sensazione di movimento e trasformazione, suggerendo un’energia vitale che attraversa lo spazio. La mostra crea un dialogo visivo tra le opere dei due artisti, invitando il pubblico a esplorare le affinità e le differenze nel loro approccio all’astrazione. Entrambi gli artisti utilizzano il linguaggio non figurativo per indagare questioni universali come il tempo, lo spazio e l’esperienza umana, ma lo fanno con sensibilità diverse, che riflettono le loro rispettive tradizioni culturali.

‘Beyond the Line: From Finite to Infinite, From Physics to Metaphysics’ (‘Oltre la linea: dal finito all’infinito, dalla fisica alla metafisica’) fino al 24 novembre 2024 presso la Fondazione Gierowski a Varsavia

https://fundacjagierowskiego.pl/

Fonte: Il Sole 24 Ore