Stellantis rilancia su pick-up e fuoristrada ibridi ed elettrici per gli Usa con la piattaforma STLA Frame
Stellantis aggiunge un nuovo tassello nella transizione verso l’elettrificazione e la strategia multi energia Con il lancio della sua nuova piattaforma STLA Frame, che punta al mercato Usa. Questa, che in ordine cronologico è la terza, diventa multi-energia ed è essenzialmente destinata a futuri pick-up e suv full-size con struttura a telaio (Body on Chassis), che utilizzeranno motori termici, ibridi ed elettrici in un mix di tecnologie che spazia dall’alimentazione con i tradizionali combustibili all’idrogeno con celle a combustibile (che danno energia a motori elettrici) e, fino, ovviamente, alle batterie a ioni di litio.
La piattaforma STLA Frame, che arriva dopo la “medium” e la “large” (della “small”, al contrario, non si ha quasi traccia) promette un’autonomia fino a 800 km in versione Bev (Battery electric vehicle cioè elettrico con celle a ioni di litio), una capacità di traino massima di 6.350 kg e un carico utile di 1.224 kg. Stellantis scommette però sulla configurazione inedita per Stellantis: quella ibrida REEV (Range Extended Electric Vehicle. dove un motore termico ha il solo scopo di gruppo elettrogeno per caricare le batterie che alimentano un elettromore di trazione. Uno schema portato a grande notorietà da Nissan con il sistema E-Power e da Byd con il DM-I e usato anche da Leapmotor (che però non ha collaborato allo sviluppo secondo quanto dichiarato al Sole 24 Ore dal Ceo Carlos Tavares. L’autonomia dichiarata da Stellantis per questa configurazione è di circa 1.1000 km combinando batterie e benzina.
Il sistema REEV consente di affrontare lunghe distanze con carichi pesanti, sfruttando allo stesso tempo la coppia e l’efficienza dei motori elettrici.
Il tutto con basse emissioni, consumi limitati. Stla Frame offre capacità di guadare corsi d’acqua fino a 610 mm di profondità, questa piattaforma si adatta a una vasta gamma di condizioni estreme e punta senza mezzi termini al mercato Nord Americano dove pick-up e Suv di grandi dimensioni la fanno da padrona. E non a caso la piattaforma sarà utilizzata per realizzare i prossimi modelli Jeep e Ram.
«La nostra strategia – dice Tavares – focalizzata su piattaforme multi energy ci permette di adeguarci alla domanda del mercato e alle normative offrendo ai consumatore libertà di scelta tra le tecnologie. Noi, dal punto di vista etico, vogliamo stare dal lato giusto della storia e contribuire a risolvere il problema del riscaldamento globale. Tuttavia, siamo anche pragmatici e ci rendiamo conto che l’accettazione delle auto elettriche da parte dei clienti in tutto il mondo non è quella attesa e sperata. noi non siamo dogmatici e anche nel mercato Usa comprendiamo che ci sono esigenze diverse nei vari Stati e aree geografiche». Dalle parole del ceo del gruppo automobilistico si capisce che il consumatore ritorna al centro della scena con la sua capacità di scelta e, provocatoriamente Tavares, dice; «Ci sarebbe da chiedere ai leader mondiali, visti i dati di vendita delle Bev, come mai hanno imposto regole e tecnologie che il consumatore tende a rifiutare. Noi eticamente sosteniamo l’auto elettrica e sappiamo che chi la prova non torna indietro ma vanno risolte tutte le criticità, anche di infrastruttura e difficoltà di uso, gestione e acquisto e possesso. E dovrebbe essere anche compito dei governi nazionali supportare quei consumatori che scelgono gli Ev. Noi pragmaticamente offriamo scelte diversificate, sostenibili e rispettose del lifestyle dei differenti clienti americani perché è ovvio che la taglia unica non funziona».
Fonte: Il Sole 24 Ore