Stop the Swipe: Il declino delle dating app e il ritorno agli incontri reali

Secondo Anna Hintsyak, lead marketing manager di Pure, un’app nata nel 2012 appositamente per trovare compagni di letto, oggi si tende ad utilizzare meno le app perché richiedono troppo tempo e dedizione, prosciugando le energie.

Pure ha eliminato lo swipe e prevede invece che si possano creare annunci per presentarsi, condividendo i cosidetti “kinks”, cioè le proprie perversioni. È inoltre possibile caricare delle foto di sé stessi osé (ma non nudi). Tutto questo a caro prezzo: in Italia, costa 24,99 euro al mese. Negli Stati Uniti, quasi 30 dollari: una delle app più costose di sempre.

Questi accorgimenti hanno fatto sì che Pure sia in continua crescita: sono le altre app ad essere in difficoltà. Secondo gli esperti, Tinder è in caduta libera perché è diventato troppo “mainstream”, non riuscendo a soddisfare il desiderio della gente di qualcosa di diverso. La novità dello swipe si è infatti esaurita e Tinder ha perso lo slancio iniziale.

Il numero di utenti a pagamento dell’app è diminuito di quasi il 10% nel 2023. Rimane però il prodotto di punta di Match Group, che l’ha comprata nel 2017 per 3 miliardi di dollari. La società con quartier generale a Dallas, in Texas, è stata proprio uno dei primi attori nel mercato degli incontri online: nel 1995 aveva lanciato Match.com. Nel 2018 ha poi comprato Hinge, altra app di incontri popolarissima.

Le difficoltà di Tinder e più in generale del settore delle app di incontri sono dovute in parte al fatto che il format è sostanzialmente lo stesso da oltre un decennio: si tratta infatti di un settore in cui l’innovazione dei prodotti è stata piuttosto contenuta negli ultimi anni.

Bumble, che è stata quotata in borsa nel 2021, ha inizialmente registrato un’impennata di valore, ma a seguito di una costante discesa le sue azioni sono arrivate a costare circa 10 dollari – un quarto del prezzo di lancio. Una situazione critica che ha spinto Bumble ad annunciare il licenziamento di circa un terzo della sua forza lavoro nella prima metà di quest’anno. Il prezzo delle azioni di Match Group ha raggiunto un massimo di 169 dollari nel 2021. Ora si trova a 30 dollari, circa un sesto del suo valore massimo.

Fonte: Il Sole 24 Ore