Storie, profumi e colori della Val Venosta con al centro il borgo di Parcines

Lasciata alle spalle la città di Merano, ci si addentra nella sua conca impreziosita da vigneti e frutteti che, salendo verso le montagne, cedono lo spazio a fitti boschi. È in questa zona, nota anche come Burgraviato, che si incontra il delizioso borgo di Parcines con le sue frazioni di Rablà, Tel, Quadrato, Vallettina, Monte Sole e Tablà. Un territorio che offre un ampio ventaglio di possibilità per chi ama la montagna, espressione di un felice equilibrio fra passato e presente: da una parte le lunghe distese di meleti, soggetti al ritmo della natura che conosce il tempo giusto per ogni fase, dall’altra gli antichi masi e gli abitanti, preziosi custodi delle tradizioni, della cultura del luogo e di quell’arte da custodire e tramandare.

Il borgo di Parcines e la sua cascata

Considerata porta di ingresso alla Val Venosta, la località di Parcines, a nove chilometri da Merano, è famosa per la sua cascata situata a mille metri di altitudine, una delle più belle dell’arco alpino. La sua massa d’acqua, riversandosi a terra lungo una parete di roccia da un’altezza di novantasette metri, offre uno spettacolo naturale davvero impressionante. Conclamati sono gli effetti benefici su tutto l’organismo: la sola nebulizzazione dell’acqua e il clima salubre della cascata purificano infatti le vie respiratorie e rinforzano il sistema immunitario. Particolarmente imponente, specie a seguito delle abbondanti piogge della primavera, la cascata di Parcines è raggiungibile dal paese con una camminata di un’ora e mezza oppure con un bus navetta.

A piedi lungo le rogge e in bici sulla Via Claudia Augusta

Immersa nel più grande parco naturale dell’Alto Adige, il Gruppo di Tessa, la località di Parcines è un vero e proprio paradiso escursionistico: oltre duecento chilometri di percorsi che consentono escursioni adatte a tutti. I più apprezzati sono i cosiddetti sentieri d’acqua meranesi o delle rogge, così detti perché si snodano lungo gli storici canali di irrigazione – alcuni risalgono addirittura al XIII secolo – costruiti per dare acqua a campi e frutteti. Fiancheggiati da viti, meli, abeti e larici, i sentieri delle rogge sono un percorso di circa ottanta chilometri totali che costeggia l’intera conca di Merano; percorribili in singole tappe o percorsi circolari, sono camminate tranquille e adatte a tutti. Per scoprire il panorama dalla prospettiva della bicicletta, c’è la pista ciclabile della Via Claudia Augusta: strada di epoca romana realizzata nel 46 d.C., fu una delle principali vie di comunicazione dell’antica Roma attraverso le Alpi. Il percorso è di settecento chilometri totali, ma è possibile percorrerne alcuni tratti, come ad esempio quello di trentacinque chilometri che da Rablà conduce a Bolzano.

Passato e presente all’hotel Hanswirt di Rablà

A testimonianza del glorioso passato della Via Claudia Augusta, e dello stimolo commerciale che la rotta diede al territorio, c’è l’Hotel Hanswirt di Rablà, frazione di Parcines. L’antico maso che oggi ospita l’albergo, come attesta la pietra miliare romana collocata all’ingresso e risalente al 46 d.C., fu all’epoca una stazione di ristoro e di posta per le diligenze e il cambio dei cavalli. Una lunga storia per Hanswirt, la cui prima menzione ufficiale risale al 1357, che da maso venne trasformato in struttura ricettiva divenendo una delle locande storiche del Tirolo. Di proprietà della famiglia Laimer dal XVI secolo, oggi Hanswirt è un hotel di categoria 4 stelle superior e un ristorante premiato dalle guide Michelin, Gault Millau e Gambero Rosso. Una cucina gourmet, sostenibile e biologica, che delizia ogni palato con piatti che fondono la contemporaneità alla tradizione altoatesina. Chi arriva può godere di ogni tipo di comfort e con una visione unica sul panorama montano, all’ampio giardino e parco di oltre seimila cinquecento metri quadrati con una piscina all’aperto riscaldata, collegata a quella al coperto, quattro diverse saune ed un’area spa. La posizione dell’hotel Hanswirt è un ideale punto di partenza per escursioni a piedi o in bicicletta (disponibile il noleggio) e per raggiungere le funivie che conducono ad alta quota sulle cime circostanti.

Due curiosi musei da visitare

Curiosi e particolari sono due dei diversi musei che è possibile visitare nei dintorni di Merano. Uno è il museo delle macchine da scrivere, situato nel centro di Parcines e dedicato al suo cittadino Peter Mitterhofer, cui è stata attribuita l’invenzione della macchina da scrivere in quanto nel 1864 progettò il primo prototipo; lo spazio creato in sua memoria documenta la storia di questo strumento attraverso antichi modelli e circa duemila pezzi d’esposizione, fra cui quello davvero unico dell’Enigma, una geniale macchina a codice cifrato. Mondotreno, invece, situato a Rablà, offre una straordinaria prospettiva sul treno ed il più grande plastico ferroviario in miniatura d’Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore