Stranieri, smart working e terme spingono i prezzi in montagna

Stranieri, smart working e terme spingono i prezzi in montagna

Una volta era solo la “settimana bianca” (che comunque, anche volendo affittare un appartamento, richiede almeno mille euro a settimana, con qualche eccezione solo sull’Appennino). Oggi, è un mix di fattori – dallo smart working (che allunga e moltiplica i weekend), alla destagionalizzazione dell’offerta (sci, sport, terme e spa) sino a una massiccia domanda di seconda casa da una classe media europea in crescita (soprattutto da Nord ed Est Europa) che preme sull’arco alpino (in assenza di montagne domestiche). Sono queste le principali ragioni per cui i prezzi delle seconde case in montagna sono cresciuti di quasi il 40% in dieci anni.

«Se in Italia – ha detto Mario Breglia, presidente e fondatore di Scenari Immobiliari – in media, i prezzi delle case sono cresciuti del 2% in un anno e del 5% dal 2019, i valori, nelle località del campione, sono lievitati, rispettivamente, del 4,6%, il doppio, e del 19,5%, quattro volte tanto. Simile il quadro per gli affitti, cresciuti in montagna del 5,1% dal 2023 e di oltre il 17% in cinque anni. Più che una seconda casa, si è alla ricerca di una seconda “prima casa”».

Vendite e affitti

Per acquistare a Cortina, oggi, servono – tra minimi e massimi – da sopra i 12mila agli oltre 25mila euro al mq per un bilo o un trilocale. A Madonna di Campiglio si sta tra i 7.500 circa ai quasi 14mila euro al mq, a Courmayeur si va dai 6.600 ai quasi 14mila euro al mq per un bilo e dai 6.300 ai 13.650 al mq per un trilo.

Sempre considerando bilo e trilocali, seguono Selva di Val Gardena (da sopra ai 6mila ai 13mila euro al mq), Bormio (tra i 4mila e gli oltre 10mila euro al mq) e Sestriere (tra i 6mila e i 10mila euro al mq ). Per minimi al mq sotto i 4mila euro, bisogna guardare a Ponte di Legno (per la Lombardia), all’arco montano del Friuli Venezia Giulia (Sappada e Tarvisio) o guardare all’Appennino. Dall’abruzzese Roccaraso (con prezzi al mq tra i 2mila e i 4700 euro circa) e l’Appennino tosco-emiliano (sul Monte Cimone si può acquistare tra 1.700/1.900 euro al mq sino ai 3.6oo-3.8oo, mentre al Corno alle Scale valori tra i mille e i 2mila).

Sul fronte degli affitti, nelle località più “gettonate” – le solite Cortina e Courmajeur – affittare un bilo o un trilo – a settimana e in alta stagione – ha canoni medi, rispettivamente, attorno ai 4.500-4.800 euro. Si resta attorno ai 3mila a Badia, Breuil-Cervinia. Selva di Val Gardena e Sestriere. Tra i 2.800 e i 3.200 a Livigno, tra i 2.100 e i 2.500 euro a settimana a Canazei. Sotto i 2mila euro (spesso più vicino ai 1.500) a Bardonecchia, Tarvisio, Moena e sulle montagne udinesi. Sotto i mille euro a settimana sull’Appennino tosco-emiliano.

Fonte: Il Sole 24 Ore