Streaming, l’avanzata di Amazon Prime Video che ora tallona Netflix
La distanza si è molto ridotta. Non sono mai state così vicine in Italia Netflix e Amazon Prime Video. Il colosso di Los Gatos è in testa fra i servizi streaming più utilizzati in Italia (29% degli utenti), ma quello di Seattle arriva immediatamente dopo (28%). il tutto in un confronto che sembra progressivamente assumere i tratti della sfida a due, con una Disney+ molto distanziata (17%).
Risultati e metodologia
La Netflix che a livello mondiale macina record di abbonati e quotazione ai massimi resta la piattaforma preferita dagli amanti del video on demand in Italia. Al contempo Prime Video guadagna però terreno. A scattare la fotografia è JustWatch, motore di ricerca di contenuti in streaming consultato da più di 45 milioni di utenti al mese da 140 Paesi. Qui gli utenti possono scoprire dove è possibile guardare legalmente online film, serie TV ed eventi sportivi disponibili su centinaia di piattaforme, tra cui Netflix, Amazon Prime Video, Netflix, Apple TV+, Disney+, NowTV, Infinity e molte altre. JustWatch ha fornito le sue stime sui servizi streaming più utilizzati in Italia nel quarto trimestre dell’anno e l’interesse degli utenti in Italia viene misurato prendendo in considerazione i film e le serie TV che le persone aggiungono alla Watchlist.
Il podio fra Netflix, Amazon e Disney
Al vertice della classifica dello streaming nella Penisola, con il suo 29% Netflix mantiene una posizione di leadership con una quota superiore al totale combinato di Disney+ (17%), Now TV (7%) e TimVision (4%). In un secondo posto ravvicinato, Prime Video ha conquistato una quota quattro volte superiore a quella di Now TV. Disney+ si conferma terzo player davanti a Now Tv e al 4% di TimVision e Paramount+.
La spinta della Champions per Amazon
A guardare il trend però il colosso californiano del videostreaming, sbarcato in Italia a ottobre del 2015 e che nel mondo conta quasi 302 milioni di abbonati, fra un semestre e l’altro perde un 1% rimanendo in testa, ma con margine sempre più ridotto rispetto a una Amazon Prime Video che con ogni probabilità in Italia sta mettendo a frutto anche la scelta di aggiudicarsi in esclusiva una partita di cartello dei mercoledì di Champions League (per un triennio che terminerà nel 2028). Anche Disney+ e Infinity perdono l’1%, mentre guadagna 1% Now TV. Stabili invece Tim Vision e Paramount+.
La risposta italiana al «video on demand»
Tutto questo in una Italia in cui la pattuglia dei servizi nazionali è nutrita. Del resto la contraerea intenta a dare quantomeno battaglia al leader del Vod Netflix, si è mossa in anticipo sui tempi. Basti pensare che Infinity, l’offerta di video on demand di Mediaset, è stata lanciata in Italia a fine 2013 seguita, a pochi mesi di distanza da quella di Sky (dapprima come Sky Online poi diventata Now Tv) con l’intento di bruciare sul tempo una Netflix che in Italia sarebbe sbarcata poi nell’autunno del 2015. Anche Raiplay man mano è cresciuta.
Fonte: Il Sole 24 Ore