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Stretta sui B&B, il 20% delle strutture controllate dai Nas non è conforme. Elevate sanzioni per oltre 500.000 euro
Nella seconda fase della campagna, come fanno sapere con una nota i militari dell’Arma, «oltre agli aspetti igienico-sanitari, strutturali e autorizzativi, particolare attenzione è stata posta all’obbligo per i gestori di identificazione degli ospiti».
Il B&B nell’ex sartoria
Gli ultimi interventi dei Nas riguardano il sequestro un b&b «abusivamente allestito al piano terra di un immobile classificato nella categoria catastale C3 che identifica laboratori ed officine in cui gli artigiani operano, lavorando e trasformando prodotti semilavorati in beni finiti da destinare alla vendita». Nel caso specifico, i locali utilizzati per la realizzazione del bed and breakfast, in passato, erano stati adibiti a sartoria.
La stretta sull’identificazione degli ospiti
In questo periodo poi, per via dell’intensificazione del fenomeno delle cosiddette “locazioni brevi”, ma anche per «l’evoluzione della difficile situazione internazionale», sottolineano, il Ministero dell’interno ha ravvisato la necessità di attuare stringenti misure «finalizzate a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose evo legate ad organizzazioni criminali o terroristiche». Una stretta riguarda anche le keybox
Alla luce delle criticità «connesse alla procedura degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti e accesso negli alloggi con codice di apertura automatizzata».
I gestori hanno quindi «l’obbligo di verificare l’identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla Questura territorialmente competente». In caso di inosservanza della norma, per il gestore è previsto l’arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore