Strip club e foto oscene, gli scivoloni dell’americana Fdic
Il maschilismo tossico rappresentato nel 2013 nella pellicola The Wolf of Wall Street, diretta da Martin Scorsese e interpretata da Leo di Caprio? Roba da film, ma molto vicino a quello che il Wall Street Journal racconta dell’ambiente di lavoro della Federal deposit insurance corporation (Fdic), agenzia del Governo Usa che gestisce i fondi del bilancio federale, uno dei principali regolatori del mercato bancario americano. Un dirigente della società, secondo quanto riferisce il giornale americano, avrebbe, in barba al #Metoo, invitato alcune colleghe in uno strip club. Un altro, a Denver, avrebbe fatto sesso con una collega sul luogo di lavoro, obbligandola a bere whisky, e vantandosene pure con i compagni di scrivania. Infine, ciliegina sulla torta, un altro avrebbe mandato messaggini osceni, con foto personali, ad alcune colleghe. Molte impiegate in questi anni hanno lasciato l’Fdic perché, a detta loro, ci sono scarse possibilità di fare carriera in un ambiente così degradato. Le ultime denunce arrivano dall’interno; le persone coinvolte, aggiunge il giornale, sono ancora saldamente ai loro posti.
Ambiente di lavoro tossico
Secondo l’indagine del Wall Street Journal, basata su interviste (nonché documenti legali, reclami sindacali, reclami sulle pari opportunità di lavoro, e-mail, messaggi di testo e altri documenti interni) per anni un ambiente di lavoro tossico presso la Fdic, uno dei principali regolatori bancari della nazione, ha costretto i dipendenti a fuggire da un’agenzia giudicata non in grado di punire comportamenti scorretti.
Una resa dei conti culturale sulle molestie sessuali, sul sessismo sul posto di lavoro e sul movimento #MeToo avrebbe trasformato gli uffici negli ultimi anni. Eppure la Fdic continua a mostrare riluttanza a imporre una dura disciplina ai manager accusati di cattiva condotta, hanno detto i dipendenti.
Tra i racconti, emerge come, durante i viaggi verso le banche di tutto il paese, dove gli enti regolatori hanno lo scopo di valutare la stabilità finanziaria delle banche e il rispetto delle normative, gli esaminatori uomini parlassero apertamente dell’aspetto fisico delle colleghe. L’agenzia tollerava inoltre una forte cultura del bere. L’hotel di 11 piani della Fdic fuori Washington, dove alloggiano i dipendenti fuori città durante i corsi di formazione, è stato in più occasioni un centro di feste, dove le persone vomitavano nell’ascensore e urinavano dal tetto dopo notti di bevute pesanti.
Pochi controlli
Nel 2020 l’ispettore generale dell’agenzia ha riscontrato che le politiche della Fdic per prevenire, identificare e disciplinare le molestie sessuali non erano all’altezza. Ha definito il monitoraggio da parte dell’agenzia delle accuse di cattiva condotta «decentralizzato, prematuro, incompleto e impreciso». Ha affermato che l’agenzia non è stata in grado di identificare tutte le accuse di cattiva condotta sessuale avanzate dai dipendenti e non è stata in grado di monitorare i modelli e le molestie da parte di individui o in determinati uffici.
Fonte: Il Sole 24 Ore