Studio governativo Usa: troppo fluoro nell’acqua riduce il quoziente intellettivo dei bambini
Un rapporto del governo statunitense ha concluso che il fluoro presente nell’acqua potabile in una quantità doppia rispetto al limite raccomandato è collegato a un quoziente intellettivo più basso nei bambini.
Il rapporto, basato su un’analisi di ricerche precedentemente pubblicate, segna la prima volta che un’agenzia federale Usa ha stabilito – «con moderata sicurezza» – che esiste un legame tra livelli particolarmente elevati di esposizione al fluoro e un QI più basso nei bambini. Anche se il rapporto non è stato concepito per valutare gli effetti sulla salute del fluoro contenuto nell’acqua potabile, si tratta di un riconoscimento di un potenziale rischio neurologico derivante da alti livelli di fluoro.
Come già è noto, il fluoro rafforza i denti e riduce la carie sostituendo i minerali persi durante la normale usura, secondo lo studio statunitense. L’aggiunta di bassi livelli di fluoro nell’acqua potabile è stata a lungo considerata una delle più grandi conquiste in termini di salute pubblica del XX secolo.
«Penso che questo (rapporto) sia cruciale per comprendere» questo rischio, ha affermato Ashley Malin, una ricercatrice dell’Università della Florida che ha studiato l’effetto di livelli particolarmente elevati di fluoro nelle donne incinte sui loro figli. Secondo Malin, il rapporto è stato condotto nel modo più rigoroso possibile.
Il tanto atteso rapporto, pubblicato mercoledì, proviene dal Programma nazionale Usa di tossicologia, parte del Dipartimento della salute e dei servizi umani. Riassume una revisione di studi, condotti in Canada, Cina, India, Iran, Pakistan e Messico, che conclude che l’acqua potabile contenente più di 1,5 milligrammi di fluoro per litro è costantemente associata a un quoziente intellettivo più basso nei bambini.
Fonte: Il Sole 24 Ore