Suv elettrico cinese, Xiaomi al lavoro su nuovo modello
Xiaomi è pronta ad allargare l’offerta di auto vendute in Cina. Dopo la berlina Su7, il marchio cinese conosciuto in Europa per la commercializzazione di smartphone, device ed elettrodomestici è al lavoro su un suv elettrico. Xiaomi, infatti, ha stanziato 10 miliardi di dollari da spendere entro il 2031 per la realizzazione di una propria gamma di vetture, con un investimento iniziale di 1,5 miliardi di dollari. Battezzato internamente Mx11, il suv Xiaomi arriverà in Cina indicativamente nel corso del 2025. Come successo con la berlina, protagonista di una campagna mediatica e social a livello globale mai vista per un modello a zero emissioni prodotto in Cina, anche il suv ha tutte le carte in regola per diventare un successo commerciale fin dal debutto. Il rischio? Di bruciare i tempi e di proporre una vettura dai tanti difetti sia di natura meccanica che di software, come ampiamente documentato dai video online relativi a incidenti, malfunzionamenti e anche sistemi Adas non funzionanti a scapito della sicurezza dei pedoni.
Interni suv Xiaomi
Come sarà a bordo il nuovo suv Xiaomi? Il prototipo sorpreso su strada non svela gli interni ma molto probabilmente arriverà un grande schermo da 16.1 pollici a centro plancia da cui gestire il sistema d’infotainment basato sul sistema operativo HyperOS proprietario del costruttore hi-tech cinese. Lo stile esterno, nonostante la pesante camuffatura e come sottolineato della stessa stampa cinese, ricorda le proporzioni della Ferrari Purosangue.
Xiaomi suv elettrico, autonomia
Per ora nessuna informazione ufficiale sulla scheda tecnica del suv Xiaomi. Si possono però immaginare molte analogie con la berlina già in commercio in Cina, dove la versione di punta sarà caratterizzata dalla SU7 Max spinta dal doppio motore battezzato HyperEngine V8 con potenze fino a 495 kW (673 cavalli) e 838 Nm. Elevata l’autonomia dichiarata, pari a 800 km grazie alla batteria da 101 kWh. Per quanto riguarda i tempi di ricarica, utilizzando prese in corrente continua ad alta potenza, serviranno cinque minuti per recuperare 220 km e dieci minuti per 390 km.
Fonte: Il Sole 24 Ore