Taglio dei tassi Bce? Una analisi con ChatGPT dice che scenderanno poco

E se l’Intelligenza Artificiale riuscisse a guardare dentro una sfera di cristallo e a predire le decisioni di politica monetaria della Bce? Tentare non nuoce. E così l’ufficio studi di Commerzbank ha iniziato a utilizzare ChatGPT per analizzare a fondo, parola per parola, tutti i discorsi e le interviste dei membri del Consiglio direttivo della Bce dal 1999 per ipotizzare le prossime mosse della banca centrale europea. Ne è risultato un “ChatECB Indicator” che indica ora un «approccio cauto». Ovvero: la Bce continuerà ad allentare la politica monetaria in futuro, ma i tagli dei tassi saranno limitati.

Sentiment e previsioni sui tassi

«Una componente importante delle nostre previsioni sui tassi di interesse della Bce – oltre ai dati macro e ai modelli – è il sentiment del Consiglio direttivo», spiega Commerz. Chi interpreta il Bce-pensiero si basa essenzialmente sui discorsi e sulle interviste dei membri del Consiglio direttivo, interpretando i loro commenti e classificandoli come “dovish” (da colomba) o “hawkish” (da falco). In futuro, quindi, gli economisti di Commerzbank hanno deciso di utilizzare ChatGPT per analizzare i commenti della Bce. L’intelligenza artificiale presenta due vantaggi: in primo luogo, permette di analizzare un numero enorme di dati cioè di discorsi e interviste. Con questo nuovo strumento, Commerz è in grado di soppesare diverse migliaia di discorsi dei membri attuali ed ex del Consiglio dal 1999 ad oggi; in secondo luogo, l’applicazione AI offre «un certo grado di obiettività». E cioè, i discorsi e le interviste vengono interpretati sulla base di uno schema di «valutazione costante».

Per Commerz e ChatGPT, il tono molto più da colomba del Consiglio direttivo dalla fine del 2022 ha fatto ipotizzare una Bce che tenderà ad allentare ulteriormente la politica monetaria dopo il primo taglio dei tassi di interesse a giugno. Tuttavia, «alla luce del tono un po’ più da falco degli ultimi tempi, è probabile che la Bce riduca i tassi di interesse in modo piuttosto cauto».

Il tema dell’inflazione

L’ inflazione di fondo, che attualmente è appena sotto il 3% e quindi ben al di sopra dell’obiettivo della Bce preoccupa i membri del Consiglio.Questa percezione si riflette nelle aspettative dei mercati, che sono diventati molto più scettici sulla velocità e sulla portata dei futuri tagli dei tassi di interesse. Commerz ricorda che al momento i mercati si aspettano due ulteriori tagli dei tassi di interesse entro la fine dell’anno e solo pochi altri: questo significa che si potrebbe arrivare alla fine del processo di normalizzazione e allentamento della politica monetaria a un tasso sui depositi Bce di circa il 2,75% entro la fine del 2025.

Fonte: Il Sole 24 Ore