Tamburi: «Borse, valutazioni ormai scollegate da economia e tassi»

Tamburi: «Borse, valutazioni ormai scollegate da economia e tassi»

«I record delle Borse non sono giustificati dai fondamentali dell’economia. E sul mercato c’è un’eccessiva fiducia di un prolungato taglio dei tassi da parte di Fed e Bce, ma io ho la sensazione che sarà invece un fenomeno solo di breve termine. Le Ipo? Credo che nel 2025 torneremo a vederne, spero anche quella della nostra Alpitour». A parlare dell’attuale complessa fase dei mercati è Giovanni Tamburi, fondatore e presidente di Tamburi Investment Partners (Tip), tra i più noti investitori italiani in società quotate e non quotate.

Le principali Borse sono ai massimi e i tassi di interesse sia negli Usa che in Europa stanno scendendo. È un trend destinato a durare?

Sono scettico in entrambi i casi. Se guardiamo all’andamento dell’economia, il mondo occidentale continua ad essere caratterizzato da crescite modestissime in Europa, da uno sviluppo un po’ più marcato in America, ma poi è sempre l’Asia che traina tutto e tutti. I principali mercati finanziari sembrano non accorgersi dei rallentamenti in atto e ritoccano i massimi quasi ogni giorno, probabilmente più̀ per un tema di liquidità in eccesso che per considerazioni di carattere fondamentale.

Una spinta all’azionario potrebbe arrivare dal previsto e rapido taglio dei tassi da parte di Fed e Bce anche nei prossimi mesi. Non crede?

Nel breve termine le principali banche centrali sono obbligate a continuare a far scendere i tassi di riferimento, ma ho la sensazione che il trend non possa essere né di medio né tantomeno di lungo termine, tra l’altro già oggi i tassi di interesse sul mercato mostrano andamenti divergenti. Quasi tutti gli Stati infatti dovranno finanziare i debiti pubblici esplosi con la pandemia, le politiche sociali non potranno essere affievolite per il populismo imperante e i livelli di inflazione, se non subito almeno nei prossimi 12/18 mesi, confermeranno che molti degli annunciati ulteriori cali dei tassi non potranno tecnicamente avvenire. Come peraltro il 2024 ha già ampiamente dimostrato.

Fonte: Il Sole 24 Ore