Tashkent, nostalgica capitale del sogno modernista

Tashkent, nostalgica capitale del sogno modernista

TASHKENT. Partire per Tashkent, la capitale del moderno Uzbekistan, le cui consonanti ravvicinate intimoriscono quasi per la durezza del suono, pensando ad un’altra, “Samarcanda”, la città mitica fin dall’evocativo e soave nome, con le sillabe in “a” che si ripetono dolci e la dentale a serrarne la sequenza che, come in un sogno, si compone di immagini di sontuose madrasse e svettanti minareti, o di antiche carovane sulla via della seta. Sa-mar-can-da, ovvero niente di più lontano dalla capitale. Eppure il consiglio, fin da principio, è uno solo: dimenticate Samarcanda, assai rimaneggiata da ricostruzioni e restauri, perché è Tashkent la sorpresa dell’Asia centrale di cui innamorarsi.

Sì, è così. Fermatevi in questa metropoli, misteriosa e affascinante “urbe sanguemisto”, anfibia sirena dal cuore russo e animo asiatico. Senza fretta, fatevi trascinare dai dedali delle sue vie e…oltrepassato quel che resta della vecchia mahallah – già protetta dall’Unesco, con le case basse di mattoni – è fra i suoi curatissimi parchi e larghi viali, un po’ moscoviti un po’ grand boulevard, che si trovano alcune fra le più interessanti e affascinanti costruzioni moderniste dello scorso secolo: brutaliste delizie d’Asia.

State Museum of History of Uzbekistan

Tanto per cominciare il nostro tour modernista, partiamo con il State Museum of History of Uzbekistan, ovvero quello che fu il glorioso Museo Lenin. Si erge come un tempio greco questo storico edificio del 1970 di Yevgeny Rozanov and Vsevolod Shestopalov, a cui si accede attraverso una monumentale scalinata, che è quasi un’ascensionale via sacra. A sovrastare gli astanti, fra i marmi bianchi a profusione, è il complicato ed elegante motivo a “ intaglio” di pieni e vuoti di luce, che gran parte avrà nelle successive architetture: uno splendido unicum che farà scuola!

Panoramic Cinema

Ancora un richiamo alla più classica fra le architetture greche, gigante e mirabile rocco di colonna dorica, è il Panoramic Cinema. Edificato nel 1964 su progetto degli architetti Vladimir Berezin, Sergo Sutyagin, Yury Khaldeyev, Dmitry Shuvayev, costituisce uno dei più begli esempi di architettura modernista sovietica. Con i suoi 2300 posti a sedere, e la piazza antistante a fargli da cornice, costituisce una delle immagini imprescindibili di questa città.

Tashkent Television Center

Appena al confine con il perimetro del Cinema un altro edificio assolutamente da preservare, il Tashkent Television Center (National Television and Radio Company of Uzbekistan), eretto nel 1977 e interamente adornato da un colossale mosaico geometrico.

Fonte: Il Sole 24 Ore