Tata Technologies scatta al debutto in Borsa: +180%

Tata Technologies scatta al debutto in Borsa: +180%

Erano 19 anni che una società del Gruppo Tata non andava in Borsa e quando giovedì mattina sono iniziate le contrattazioni dei titoli di Tata Technologies Limited gli investitori hanno confermato il loro interesse per anche questo ennesimo ramo della conglomerata di Mumbai che produce dalle automobili al sale da cucina.

Lo sprint

Tata Technologies, una società specializzata nella ricerca e sviluppo, nell’ingegnerizzazione e nello sviluppo di prodotto principalmente nel settore dell’automotive ha visto il suo titolo guadagnare fino al 180% rispetto al prezzo di collocamento di 500 rupie. La Ipo dello spin off di Tata Motors, che esiste come entità a sé stante dal 1994, aveva ricevuto richieste superiori di 69 volte rispetto all’entità del collocamento, ragion per cui in molti si aspettavano un inizio di contrattazioni vivace.

La quotazione da 365 milioni di dollari, la 205esima del 2023 per i mercati azionari indiani, è una delle più attese di un anno caratterizzato da collocamenti di piccole dimensioni (solo due Ipo hanno superato i 500 milioni di dollari), ma complessivamente di successo.

Il successo delle quotazioni

Delle oltre 200 società entrate sul mercato borsistico, circa l’80% oggi viene scambiata a valori superiori a quelli del collocamento, un dato lusinghiero rispetto alle media asiatica del 62%.I valori complessivi delle Ipo del 2023 restano inferiori, intorno ai 5 miliardi di dollari, rispetto al 2022 e ancor di più rispetto al 2021. In parte perché l’anno è iniziato all’insegna della prudenza e in parte perché le dimensioni delle offerte si sono ridotte, passando da una media di 19 miliardi di rupie (228 milioni di dollari) per emissione nel 2021 a 15 miliardi di rupie nel 2022 (nonostante la grande Ipo di Life Insurance Corporation), a nove miliardi di rupie quest’anno, meno della metà rispetto a due anni fa.Tata Technologies ha base a Pune, nello Stato occidentale del Maharashtra, e un’importante sede nordamericana a Detroit.

La neoquotata offre soluzioni ingegneristiche chiavi in mano e, nel caso del settore dell’automotive, fa il 70% dei suoi ricavi dalla collaborazione che gli altri marchi che fanno parte del gruppo di Mumbai: Tata Motors e Jaguar-Land Rover. Tra i clienti emergenti esterni al perimetro della casa madre spicca la vietnamita Vinfast. Tata Technologies ha un piano di diversificazione delle proprie attività diretto principalmente verso tre direttrici: trasporti, mobilità elettrica e aerospazio.

Fonte: Il Sole 24 Ore