Taxi, verso nuovo sciopero il 5 e 6 giugno. Domani auto bianche convocate al ministero

Taxi, verso nuovo sciopero il 5 e 6 giugno. Domani auto bianche convocate al ministero

Con le Europee alle porte nuovo sciopero nazionale in vista – l’ennesimo – per i taxi italiani, impegnati da mesi in un duro braccio di ferro contro il riassetto delle norme sul trasporto pubblico non di linea portato avanti negli ultimi mesi dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ormai in dirittura d’arrivo. Gli autisti delle auto bianche, dopo lo stop dalle 8 alle 22 del 21 maggio scorso, torneranno a incrociare le braccia mercoledì 5 e giovedì 6 giugno per protesta contro i cosiddetti “decreti Salvini”, le norme destinate a mettere a regime la legge di riorganizzazione del settore datata 2019. Nel mirino delle sigle che sostengno la mobilitazione c’è in particolare la multinazionale Uber, che sarebbe avvantaggiata – rispetto ai taxi tradizionali – dalla regolamentazione delle piattaforme digitali di intermediazione. I decreti in cantiere permetterebbero una sostanziale concorrenza sleale anche a tutti gli operatori del servizio di noleggio con conducente, principali destinatari del riassetto.

Fronte taxi convocato al ministero dei Trasporti il 4 giugno

Qualche spazio di manovra per scongiurare lo sciopero potrebbe però apririsi domani, 4 giugno: il ministero di Porta Pia ha infatti convocato per un incontro il fronte dei tassisti (Claai, Fast Confsal Taxi, Federtaxi Cisal, Orsa. Taxi, SATaM, Sitan/Atn, Tam, Ugl-Taxi, Un.i.c.a Filt CGIL, Unimpresa, Unione Artigiani, Uritaxi, Usb-Taxi, UTI), che resta comunque prudente sui possibili sviluppi. “Valuteremo con estrema attenzione quanto emergerà dall’incontro previsto e solo successivamente ci esprimeremo sulla sospensione dello sciopero proclamato per i giorni 5 e 6 giugno – hanno spiegato gli organizzatori in una nota diffusa nei giorni scorsi – Riteniamo che per raggiungere una vera regolamentazione delle piattaforme tecnologiche e porre fine all’annoso problema dei fenomeni di abusivismo, diffusi nel settore da troppi anni, sia indispensabile approvare regole certe e chiare che non possano essere eluse tramite artifizi e norme surrettizie. La convocazione rappresenta un passo importante verso la creazione di un quadro normativo stabile e trasparente, essenziale per la tutela dei lavoratori del settore e per garantire un servizio equo e sicuro ai cittadini”. Si conferma invece contrario allo scopero il 3570, la maggiore cooperativa radiotaxi della Capitale.

Ncc: regole squilibrate a favore del servizio taxi

Lo sciopero di 48 ore annunciato dai tassisti registra la netta opposizione delle associazione di categoria delle “auto nere”, quelle del noleggio con conducente, mai tenere nei confronti della normativa Salvini. I tassisti, sottolinea una nota di Andrea Romano, presidente di MuoverSì Confederazione Ncc e Mobilità, “forse non si rendono conto del disastro in cui versa il trasporto pubblico non di linea nelle nostre città, anche per colpa di regole del tutto squilibrate a loro favore e del tutto inadeguate a rispondere alle nuove richieste dei cittadini. Di questo passo è più che probabile che a scioperare siano i passeggeri, che a milioni stanno già cercando alternative di mercato ad un servizio fermo al secolo scorso”. Gli Ncc, conclude Romano, continueranno a mobilitarsi “affinché i decreti Salvini vengano corretti guardando ai richiami venuti più volte dalle autorità europee e nell’interesse dei cittadini, del loro diritto alla libera mobilità, della qualità della vita delle nostre città e di tutti coloro che lavorano nel settore. E insisteremo affinché il Parlamento, ad oltre trent’anni dall’ultime legge-quadro, metta finalmente mano ad una riforma organica del settore che tenga conto di cosa serve agli utenti e alle nostre città”

Iter di riassetto alle ultime battute

Come detto, l’iter di riassetto normativo dei servizi di mobilità non di linea avviato a febbraio dal ministro Salvini e caratterizzato da una fitta serie di incontri consultivi con la miriade di sigle del settore taxi-Ncc è alle battute finali: l’ultima riunione allargata si è svolta infatti il 3 aprile, con la presentazione delle bozze di decreti attuativi da parte del ministro. A seguire, tra gli ultimi passaggi, il via libera ai tre decreti del pacchetto Salvini arrivato dal Garante della privacy il 23 maggio scorso, con qualche osservazione limitata ai tempi di conservazione dei dati personali “trattati” nei serizi di trasporto con conducnte e sulle misure tecniche necessarie a garantire la pseudoanimizzazione dei dati personali raccolti nel foglio di servizio Ncc. Non resta che il via libera definitivo, che dovrebbe svolgersi a breve nel corso di una riunione con le categorie al ministero, sempre che lo sciopero e le Europee non allunghino i tempi.

Fonte: Il Sole 24 Ore