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Technisub chiude a Genova e trasferisce le lavorazioni in Uk
«Technisub chiude lo stabilimento di Genova: dopo lunghe trattative durate quasi nove mesi, abbiamo siglato l’accordo sulla cassa integrazione, per cessazione di attività, relativo a 29 dipendenti sino al 31 dicembre 2025; a cui si aggiungono tre mensilità e un riconoscimento economico di 6mila euro». A spiegarlo è Davide Grino della Fim Cisl Liguria.
Adesso, prosegue Grino, «ci saranno altri passaggi burocratici col ministero e poi è previsto un incontro con la Regione per cercare una soluzione che possa garantire l’occupazione di questi lavoratori. C’è grande amarezza per una storica azienda che ha deciso di spostare le lavorazioni in Inghilterra. Sono le lavoratrici e i lavoratori che stanno pagando il prezzo delle strategie sbagliate dell’azienda».
La vertenza era nata dall’improvvisa decisione, manifestata il 5 marzo 2024 dal gruppo francese Aqualung, proprietario dello stabilimento, di trasferire tutte le produzioni dello storico marchio ligure in Uk, presso l’impianto di Blackburn, a partire dal 2025. Una mossa del tutto inattesa dai dipendenti della società.
Tchnisub produce attrezzature per la subacquea ed è stata fondata nel 1962 da Luigi Ferraro, medaglia d’oro al valor militare nella seconda guerra mondiale, in virtù delle sue azioni sottomarine. Con la chiusura di quest’azienda scompare un pezzo dello storia industriale della Liguria.
Il trasferimento, secondo Aqualung, «consentirà al gruppo di centralizzare la produzione ad alto valore aggiunto, in particolare intorno all’iniezione di plastica e silicone, e creare così una “sovrastruttura” che razionalizzerà la produzione e ottimizzerà l’uso delle risorse».
Fonte: Il Sole 24 Ore