Telefonia, i nuovi contratti liberano il cambio utenze: durata massima due anni

Telefonia, i nuovi contratti liberano il cambio utenze: durata massima due anni

Per quanto riguarda le modifiche unilaterali degli operatori, il diritto di recesso potrà essere esercitato, sempre senza penali o costi di disattivazione, entro 60 giorni dalla comunicazione di variazione delle condizioni, ma non nel caso in cui sia «esclusivamente a vantaggio dell’utente finale, di carattere puramente amministrativo» o derivante dal diritto Ue.

Diritto di risoluzione «rafforzato»

Rilevante il comma 6, in base al quale, in caso di discrepanza significativa e ricorrente tra la prestazione effettiva di un servizio e quella indicata nel contratto il consumatore ha il diritto di risoluzione senza incorrere in alcun costo e conserva il diritto agli indennizzi previsti. Addio dunque alle rate di 48 mesi per gli smartphone con il contratto.

Va detto che in realtà le penali per il recesso anticipato da un contratto di fornitura di servizi telefonici sono state mandate in soffitto già dalla legge Bersani (legge 40/2007). Uscite dalla porta sono però rientrate in qualche modo dalla finestra, con valutazioni avallate anche dal Consiglio di Stato con la sentenza 1442/2010. Il vincolo è infatti stato considerato alla stregua di un vantaggio per i consumatori, da scegliere o meno.

La corsa delle sim in Italia

Il nuovo codice è ora intervenuto in un quadro di mercato in cui gli operatori chiedono comunque attenzione a Governo e istituzioni. Stando solo al comparto mobile, le sim hanno superato a giugno quota 105 milioni, ma comprensive di “machine-to-machine”: quelle utilizzate per far funzionare impianti e domotica.

Le sole sim “human” a giugno, sempre secondo i dati dell’Osservatorio Agcom, si sono attestate a 77,7 milioni: -0,5% rispetto a un anno prima, ma sostanzialmente stabili (+0,1%) rispetto a marzo. Le sim in abbonamento sono 11,5 milioni: addirittura -27% rispetto a 4 anni prima. Insomma, mercato più volatile e con consumo di dati in grande aumento.

Fonte: Il Sole 24 Ore