Telemarketing selvaggio, Maerna (FdI): entro l’estate possibile riforma a tutela degli utenti

Telemarketing selvaggio, Maerna (FdI): entro l’estate possibile riforma a tutela degli utenti

Estate 2025, se non intervengono altre priorità legislative. È questo l’orizzonte temporale che si prospetta per il varo, almeno in prima lettura, di nuove norme contro le telefonate commerciali indesiderate secondo il relatore delle sei proposte di legge attualmente sul tavolo delle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera. Ospite di Parlamento 24, Umberto Maerna (FdI) ha fatto il punto sul fenomeno delle chiamate insistenti e ripetute da parte di call center commerciali moleste – fenomeno che interessa un po’ tutti i possessori di cellulare o di una utenza telefonica fissa – e sulle possibili norme di contrasto all’attenzione del Parlamento.

Al momento, le norme in esame puntano innanzitutto a introdurre nella nostra normativa sulle chiamate commerciali imperniata sul Registro delle opposizioni il cosiddetto opt-in. “Significa che si richiede il consenso esplicito del consumatore a chiamarlo, in modo che non possa mai chiamare telefonate indesiderate”, spiega Maerna. Un’altra proposta riguarda le sanzioni: far sì “che siano più severe per chi non rispetta le regole, con la cosiddetta responsabilità solidale che estende la responsabilità non solo ai counselor che effettuano le chiamate ma anche alle aziende committenti e agli operatori delle telecomunicazioni”.

Nodo spoofing e formazione dei call center

Tema centrale anche l’introduzione di misure contro il cosiddetto spoofing, la pratica di falsificare il numero di telefono del chiamante, fenomeno in rapida crescita a livello globale. In pratica, si tratta di evitare che sui cellulari possano arrivare chiamate sconosciute, dando al consumatore la certezza di sapere chi cerca di contattarlo. Altre proposte prevedono un rafforzamento della formazione del personale dei call center, “per garantire che siano informati sulle normative vigenti” a tutela dei cittadini e l’istituzione di un Osservatorio nazionale, “che appunto garantisca che tutto venga eseguito secondo le norme che verranno auspicabilmente approvate”.

I suggerimenti di consumatori e operatori

Nel corso delle ultime settimane le commissioni IX e X hanno svolto una serie di audizioni per sentire il parere delle associazioni dei consumatori, degli operatori dei call center delle imprese del settore. Nel primo caso, il principale suggerimento è quella di “introdurre l’obbligo di registrare l’intera conversazione”, obbligo da attribuire agli operatori dei call center a maggiore tutela del cittadino-cliente contro pratiche commerciali scorrette e “per evitare tagli o misunderstanding nella comprensione” della proposta commerciale. Dal fronte degli operatori di telemarketing il timore, a fronte di un riassetto normativo, riguarda “la tutela dei livelli occupazionali e di formazione dei lavoratori”. Assoutenti “ha invece suggerito di istituire un registro delle autorizzazioni, non delle opposizioni. Cioè in pratica, non io (utente, ndr) che chiamo per dire non voglio le chiamate, ma io che chiamo per segnalare; ’chiamatemi pure’”. Federconsumatori ha infine segnalato “l’urgenza di contrastare il fenomeno dello spoofing, che genera danni patrimoniali”, contro il quale occorre garantire la riconoscibilità delle numerazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore