TikTok, stangata fiscale Usa sulle azioni (incedibili) dei dipendenti
I dirigenti di TikTok negli Stati Uniti sono stati gravati da oneri fiscali multimilionari sulle azioni che non sono riusciti a vendere, in un momento in cui il social di proprietà cinese sta combattendo contro un potenziale divieto da parte degli Usa. ByteDance, la società madre dell’applicazione con sede a Pechino, sta affrontando il contraccolpo dei dipendenti statunitensi a causa di un programma di assegnazione di azioni che impedisce loro di incassare e li lascia esposti a un’ingente spesa fiscale potenziale, secondo quanto rivela il Financial Times. E così TikTok si trova a vivere uno dei momenti più delicati della sua storia. Il Senato degli Stati Uniti sta valutando una proposta di legge che obbligherebbe a vendere l’applicazione per motivi di sicurezza nazionale o a vietarla.
In particolare Nnete Matima, che in agosto ha lasciato il suo lavoro come responsabile delle vendite di TikTok, ha dichiarato di essere in procinto di pagare una fattura fiscale «potenzialmente sostanziosa. Ci sono persone che hanno un debito fiscale a sei cifre su redditi che non hanno mai percepito», ha detto. Una di queste persone è Patrick Spaulding Ryan, che ha lavorato presso ByteDance come manager tra il 2020 e il 2022, e deve pagare una fattura fiscale di oltre 100mila dollari sulle azioni che non è riuscito a vendere. Tutto questo mentre TikTok è in una posizione difficile a livello internazionale.
Fonte: Il Sole 24 Ore