Tonitto 1939: «Risorse Fesr molto utili per superare gap organizzativi»

Tonitto 1939: «Risorse Fesr molto utili per superare gap organizzativi»

Tra le imprese che hanno usufruito dei fondi Fesr messi a disposizione dalla Regione Liguria c’è la storica azienda genovese Tonitto 1939, specializzata nella produzione di gelati e sorbetti, con 60 dipendenti, un volume produttivo annuo di 9 milioni di litri e un fatturato che, nel 2024, ha raggiunto i 16,2 milioni di euro (il 60% dei quali sviluppati in Italia e il 40% all’estero).

«L’utilizzo delle risorse della Regione legate al Fesr – spiega Alberto Piscioneri, direttore generale di Tonitto 1939 – per noi è stato importante: nel corso del biennio 2023-2024 abbiamo partecipato a due bandi regionali relativi a investimenti informatici. Il primo è stato il bando 1.1.1, relativo all’innovazione processi, con cui abbiamo realizzato un sistema di previsione della domanda integrato con la pianificazione degli ordini produttivi».

Il secondo bando, prosegue, «è stato l’1.2.3, relativo alla digitalizzazione, che ci ha permesso di realizzare un sistema di interscambio Edi (Electronic data interchange, ndr) con un operatore logistico e di modernizzare la connettività interna, con la trasformazione dello spazio riunioni da classica sala proiezione a video conference room, con tecnologie avanzate e l’ implementazione di una rete wi-fi ad alta velocità, con copertura completa in tutte le aree, garantendo connettività stabile e accesso continuo per ogni esigenza. Abbiamo anche potuto aumentare la sicurezza informatica, potenziando in modo significativo il perimetro protettivo».

Il primo dei due bandi, «quello legato all’evoluzione e all’innovazione dei processi – chiarisce Piscioneri – s’incardina sull’importanza che ha, per noi, la lettura del mercato e la pianificazione degli ordini e della produzione, che è un aspetto molto complesso e complicato, senza i giusti strumenti. Quindi, utilizzare le risorse di questo bando, ci ha permesso di poter accelerare in quella direzione e di farlo con strumenti informatici evoluti, compresa l’intelligenza artificiale; i fondi, dunque, ci hanno dato un boost importante, che si è già tradotto in una maggiore efficacia nel rispondere alla domanda e nella capacità di offrire un livello di servizio superiore».

Per quanto attiene, poi, al secondo bando, sottolinea Piscioneri, «potrebbe fare un po’ sorridere l’idea che un’azienda investa nella fibra, nel wi-fi, in cose che sono presenti già da anni o nella costruzione di una conference room, di cui, peraltro, non disponevamo. Ma una realtà come la nostra aveva qualche gap e, grazie appunto al supporto, anche in questo caso l’abbiamo superato».

Fonte: Il Sole 24 Ore