Torino, il Circolo dei Lettori compie 18 anni e si racconta col Bilancio sociale

Un “effetto leva” sul territorio, descritto dai numeri – oltre 70 mila persone coinvolte, più di mille incontri e 24 concerti nel corso della stagione 23/24 – e, per la prima volta, raccontato nel Bilancio di sostenibilità della Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Una realtà in capo alla Regione Piemonte, che “vale” oltre 6 milioni di giro d’affari, con il 30% di ricavi propri derivanti da attività promosse direttamente circa un terzo di fondi pubblici.

In organigramma, spicca la prevalenza di collaboratrici donne – in totale 17 su 25 addetti e un costo complessivo del personale pari a 1,2 milioni di euro – con 45 anni di età media e 10 anni di anzianità. I due terzi dei partecipanti alle attività del circolo poi sono donne, «questo dato non ci sorprende – commenta il direttore Elena Loewenthal – la lettura è un fenomeno molto femminile e fa parte del percorso di emancipazione delle donne».

Il Circolo dei lettori è cresciuto come realtà culturale negli anni e ha contribuito, insieme al Salone internazionale del Libro che si svolge nel mese di maggio, a rendere Torino capitale della lettura. L’ambizione è stata quella di sviluppare un modello culturale sempre più inclusivo, facendo leva sulle collaborazioni con biblioteche, scuole, aziende ed enti pubblici e privati, italiani e del territorio locale. Tra le iniziative di maggiore impatto, ci sono le le iniziative di responsabilità sociale, come i progetti di lettura nelle carceri e nelle scuole, accanto all’attenzione al benessere e alla salute mentale.

La programmazione culturale si svolge tra Torino – nella storica sede di Palazzo Graneri -, Novara, la nuova sede a Verbania e il Circolo della musica a Rivoli. L’anno scorso ha coinvolto in media 163 persone al giorno, in almeno un evento, con un tasso di occupazione del 72,5% rispetto alla capienza degli spazi. «Si tratta di percentuali che farebbero invidia agli operatori turistici» commenta il presidente Giulio Biino.

Il 5 ottobre prossimo, la Fondazione diventa “maggiorenne”, festeggia i 18 anni e il 10 settembre è in programma l’inaugurazione e la presentazione della nuova stagione. Con in calendario il festival della Fondazione Scarabocchi (Novara, 13-15 settembre), Torino Spiritualità (Torino, 25-29 settembre), il nuovo festival Radici (Torino, 24-27 ottobre) e il Festival del Classico (Torino, 28 novembre – 1 dicembre).

Fonte: Il Sole 24 Ore