Torino, studentato, verde e retail: capitali esteri per il recupero di Scalo Vallino
Da ex-scalo ferroviario inutilizzato (32mila metri quadrati nel cuore della città) a nuovo campus di attrattività per studenti in arrivo da tutto il mondo, con un format capace di soddisfare bisogni e richieste di una generazione di talenti “nomadi”, abituati a spostarsi per ragioni di studio o lavoro in regioni diverse. Torino rafforza la propria vocazione di capoluogo universitario con un intervento da 60 milioni, coperti da capitali privati. Un progetto che ha la peculiarità di attrarre investitori internazionali: la società immobiliare americana CA Ventures, specializzata in formule innovative per la realizzazione e gestione di accoglienza studentesca. Ma un’operazione che, al tempo stesso, ha un cuore fortemente sabaudo perché coinvolge soggetti radicati sul territorio: oltre a Nova Coop Società Cooperativa, che è il titolare dello sviluppo, anche la società immobiliare Taurus; gli studi Ai Engineering e Ai Studio (progetto urbanistico di tutta l’area e architettonico per la parte commerciale) e Picco Architetti (progetto architettonico studentato); nonché la stessa CA Ventures, che ha in Carlo Matta un presidente e head of Europe torinese. Lui stesso, presentando l’intervento, ha messo in luce proprio il legame con Torino e con il quartiere in cui avviene lo sviluppo, in cui è nato, cresciuto e ha studiato.
L’area
Siamo in via Nizza, all’altezza del sovrappasso di corso Sommellier e a ridosso dei binari della ferrovia, che corre verso la stazione di Porta Nuova e a poca distanza dalla costruzione del Centro di ricerca per le biotecnologie molecolari, promosso da Fondazione CIRP e Università degli Studi di Torino. Siamo nel pieno del quartiere San Salvario. L’ex scalo ferroviario Vallino è un sito dismesso da anni, che Nova Coop Società Cooperativa ha acquistato da FS Sistemi Urbani, a seguito di gara, nel dicembre 2015.
Da qui è partito un lungo percorso che da poche settimane ha ottenuto il semaforo verde da parte dell’amministrazione, al termine di un lungo percorso di autorizzazione urbanistica, che ha avuto fra i suoi effetti un ripensamento e riduzione delle cubature.La superficie da costruire è di circa 21.500 metri quadrati.
L’intervento più importante, fra quelli previsti, è uno Student Housing di oltre 10mila mq sviluppato dalle Taurus e da Ca Ventures, che ha deciso di scommettere sul capoluogo piemontese. Il resto è destinato a commercio (un Superstore Coop smart e di ultima generazione) servizi, parcheggi, una piazza pubblica attrezzata, aree verdi e 5mila mq di aree da riconvertire come impianti sportivi per il quartiere. Le operazioni di bonifica e scavo partiranno nei prossimi giorni, la conclusione dei lavori è prevista per l’autunno 2025. Su Via Nizza il nuovo sviluppo dialogherà con i tre edifici vincolati come beni storico-architettonici, e già restaurati, che ospitavano il sistema di accesso e controllo allo scalo ferroviario e ora saranno la porta di accesso allo spazio pedonale e ad aree verdi arricchite da alberature ad alto fusto. Importanti le opere di bonifica: i nuovi immobili risponderanno anche all’applicazione dei protocolli Itaca (livello di sostenibilità energetica e ambientale) e Leed (prestazioni ambientali degli edifici lungo l’intero ciclo vita).
Trasformazione dei siti dismessi
«La riqualificazione dello Scalo Vallino – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo, presente alla presentazione ufficiale del progetto – rappresenta un fondamentale tassello della strategia di trasformazione urbana dei siti dismessi. Attrarre giovani in formazione universitaria, offrendo esperienze di studio, residenzialità, lavoro e integrazione nel sistema economico e sociale cittadino è una delle vocazioni prevalenti di Torino».
Fonte: Il Sole 24 Ore