Tra Eni e SERI Industrial intesa per produrre a Brindisi batterie al litio

Nuovo importante accordo per lo sviluppo dell’energia verde. Eni e SERI Industrial, azienda attiva nel settore degli accumulatori di energia, hanno definito una intesa per lo sviluppo della filiera industriale delle batterie elettrochimiche al litio-ferro-fosfato per applicazioni storage (ESS) e per la mobilità elettrica industriale e commerciale.

 

Previste sinergie con Teverola

Si punta a costituire una società compartecipata per realizzare nel sito Eni di Brindisi un impianto di produzione di sistemi di accumulo di energia elettrica di tipo stazionario, una linea di produzione di materia attiva, input del processo produttivo, e di riciclo delle batterie. Questo stabilimento affiancherà un impianto analogo in corso di realizzazione da FIB, società controllata da SERI Industrial, a Teverola, in provincia di Caserta. Con cui, saranno anche gestite le attività di ricerca e sviluppo, di approvvigionamento e commerciali.

Parte del Piano di trasformazione e rilancio di Eni

L’intervento su Brindisi rientra nel più ampio Piano di trasformazione e rilancio, anche in ottica di decarbonizzazione, del business della chimica. Tale programma Il piano di trasformazione, che implica circa 2 miliardi di investimenti e un taglio in termini di emissioni di circa 1 milione di tonnellate di CO2, circa il 40% delle emissioni di Versalis in Italia, prevede nuovi impianti industriali coerenti con la transizione energetica e la decarbonizzazione dei vari siti industriali, nell’ambito della chimica sostenibile ma anche della bioraffinazione e dell’accumulo di energia. Per consentire di realizzare i nuovi impianti, cesseranno le attività degli impianti cracking a Brindisi e Priolo, e del polietilene a Ragusa. Eni prevede che, al termine del processo la trasformazione, porterà un impatto positivo dal punto di vista occupazionale.

Seguiranno interventi anche a Priolo e Ragusa

 

Fonte: Il Sole 24 Ore