Tra Leonardo e Bf progetto in comune per il Piano Mattei in Africa
Il Progetto smart agriculture, frutto del memorandum of understanding stretto a fine novembre tra Leonardo e Bf (già Bonifiche ferraresi), entra ufficialmente nel Piano Mattei, con un’intesa che rafforza la collaborazione tra le due aziende. L’accordo è stato sottoscritto ieri da Fabrizio Saggio, coordinatore della Struttura di missione per l’attuazione del Piano Mattei della presidenza del Consiglio, insieme a Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, e Federico Vecchio, ad di Bf. L’obiettivo è collaborare in progetti di sviluppo agricolo e tecnologico nel continente africano, nell’ambito del piano governativo.
L’intesa è legata alla possibilità di partenariati nei Paesi già individuati, nel 2024, dal Piano Mattei (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d’Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya) e, in prospettiva, nelle ulteriori nazioni individuate dal Governo per il 2025.
Pieno coinvolgimento delle realtà locali
In questi Paesi, spiegano i tecnici di Leonardo, «verranno lanciati progetti per la tutela della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, per i quali saranno identificate opportunità di finanziamento nell’ambito del Piano Mattei, la cui attuazione avverrà con il pieno coinvolgimento delle realtà locali. I progetti di sviluppo del settore agroindustriale e dei relativi programmi di formazione saranno sempre condivisi, in ogni fase, con i Paesi interessati, nello spirito del Piano Mattei».
Leonardo, sottolinea Pontecorvo, con le sue tecnologie digitali e satellitari per monitorare, dallo spazio, le colture, i suoli, le risorse idriche e per migliorare il rendimento dei terreni, può contribuire a rispondere alle esigenze di sicurezza dei mutati scenari ambientali, caratterizzati dai cambiamenti climatici, dall’erosione del suolo e da una gestione delle risorse non efficiente. Attraverso le competenze dell’azienda nel campo della cybersecurity, quelle di Telespazio e di e-Geos, sviluppate nel settore della geoinformazione, unite a soluzioni tecnologiche avanzate, come l’applicazione dell’intelligenza artificiale, la raccolta e l’analisi di big data e il cloud, Leonardo è capace di consegnare fattori abilitanti per gestire aspetti cruciali legati alla smart agriculture e alla transizione climatica».
Farm inclusive, come in Italia
Queste competenze saranno integrate con le attività agricole e di agribusiness dei progetti di Bf, gruppo che è già presente in quattro aree geografiche strategiche: Africa, America Latina, Medio Oriente e Asia Centrale. «L’obiettivo di Bf – afferma Vecchioni – è di replicare, a livello globale, l’infrastruttura agroindustriale sviluppata da Bf in Italia, attraverso lo sviluppo di moderne Model Farm e BFuture Farm, modello di farm agroindustriale sostenibile e inclusiva, che si adatta alle esigenze di ogni Paese».
Fonte: Il Sole 24 Ore