Trump accelera sulla guida autonoma, Tesla corre in Borsa

Trump accelera sulla guida autonoma, Tesla corre in Borsa

È un fatto che nell’ultimo mese il rally delle azioni Tesla abbia toccato il +56%, con un +28% dal giorno delle elezioni americane. E oggi la corsa è andata avanti con il titolo che è arrivato a quota +8% per poi decelerare (ore 18.30 italiane) a 343 dollari, +7,2%. La capitalizzazione resta saldamente sopra i mille miliardi. Questa performance muscolare si spiega, ovviamente, con il ruolo di primo piano del ceo Elon Musk nell’amministrazione del presidente eletto Donald Trump. I più stretti collaboratori di Trump sarebbero determinati a includere tra le priorità del Dipartimento dei Trasporti lo sviluppo di un quadro normativo federale per i veicoli a guida autonoma. Un’iniziativa che potrebbe segnare un momento cruciale per aziende come Tesla, Uber e Waymo, aprendo nuove prospettive per l’economia dei veicolo a guida autonoma.

Il nuovo quadro normativo consisterebbe in buona sostanza in regole meno rigide. L’influenza di Musk alla Casa Bianca pare stia già avendo una grande influenza e, in ultima analisi, il percorso di Tesla per quanto riguarda i Cybercabs, i robotaxi presentati lo scorso 10 ottobre, ma attesi non prima del 2026, sembrerebbe tracciato, a dispetto di una ostilità di fondo da parte di Trump per la mobilità sostenibile.

Un trampolino per Tesla e Elon Musk

Musk ha disegnato il futuro dell’azienda rilanciando sulla guida autonoma e sull’intelligenza artificiale più che su una nuova gamma e sul modello, molto atteso dal mercato, di Tesla più accessibile, con presso inferiore ai 30mila dollari.

Attualmente, le normative federali limitano severamente il lancio di veicoli privi di comandi tradizionali come volante o pedali. Le regole, gestite dalla National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), consentono l’immissione sul mercato di soli 2.500 veicoli autonomi all’anno, attraverso esenzioni specifiche. Per Tesla, l’adozione di un quadro normativo più “morbido” rappresenterebbe un passo decisivo verso una produzione su vasta scala.

La necessità di regole chiare

Le aziende del settore reclamano norme univoche per poter sviluppare e commercializzare veicoli completamente autonomi. Secondo Grayson Brulte, fondatore di “The Road to Autonomy”, un quadro normativo federale potrebbe inaugurare una vera e propria «economia dell’autonomia». Tuttavia, l’implementazione su larga scala richiederà probabilmente un intervento legislativo del Congresso, che attualmente sta esaminando un disegno di legge bipartisan sulla regolamentazione dei veicoli autonomi.

Fonte: Il Sole 24 Ore