Trump: accordo sulle terre rare in due-tre giorni

Trump: accordo sulle terre rare in due-tre giorni

Questa settimana riprendono le trattative tra Usa e Ucraina con l’incontro domani martedì tra i team negoziali dei due Paesi a Riad in Arabia Saudita. Oggi intanto prologo dei colloqui, ci sarà l’incontro sempre a Riad tra il presidente Volodymir Zelensky e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman che si è proposto come mediatore fra tutti i contendenti. Gli Stati Uniti intendono sfruttare l’incontro di domani con la delegazione ucraina per valutare la disponibilità di Kiev a possibili concessioni materiali a favore della Russia per porre fine alla guerra: lo scrive l’agenzia di stampa Reuters, che cita due funzionari statunitensi. Inoltre, la delegazione Usa vorrà capire se gli ucraini sono seriamente intenzionati a migliorare i legami con l’amministrazione Trump dopo lo scontro del mese scorso nello Studio Ovale tra il presidente e il leader ucraino Zelensky, ha affermato uno dei funzionari.

Donald Trump ritiene che ci saranno dei buoni risultati dagli incontri in Arabia Saudita ed è convinto che l’Ucraina firmerà presto l’accordo sui minerali rari. “Penso che lo faranno e che sarà chiaro nei prossimi due-tre giorni”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. “Questa settimana centinaia di persone sono morte in Ucraina, dobbiamo far sì che questo finisca – ha aggiunto – Non sarebbe mai accaduto se fossi stato presidente”.

Il presidente ha poi aggiunto: “Una revoca della sospensione della condivisione di informazioni di intelligence con l’Ucraina? L’abbiamo quasi fatto, davvero l’abbiamo quasi fatto”. “Vogliamo fare tutto il possibile affinché l’Ucraina prenda sul serio la decisione di fare qualcosa”. E ancora: “Nessuno ha davvero le carte. L’Ucraina non ha le carte, la Russia non ha le carte. Quello che si deve fare è trovare un accordo e fermare le uccisioni. E’ una guerra insensata e noi la fermeremo”.

Nell’incontro di Riad l’Ucraina cercherà di persuadere gli Stati Uniti a riprendere gli aiuti e la condivisione di intelligence. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. Kiev potrebbe proporre un cessate il fuoco parziale con la Russia per i droni a lungo raggio, gli attacchi missilistici e le operazioni di combattimento nel Mar Nero nella speranza che i progressi nelle trattative spingano Washington a capovolgere la sua decisione sul congelamento degli aiuti e dell’intelligence.

Intanto l’esercito ucraino ha dichiarato che la Russia ha lanciato 176 droni durante un attacco notturno. Le forze armate di Kiev hanno abbattuto 130 droni e altri 42 non hanno raggiunto i loro obiettivi, probabilmente a causa di contromisure di guerra elettronica, ha affermato l’esercito in una dichiarazione su Telegram. Non ha specificato cosa è successo ai restanti quattro droni.

Fonte: Il Sole 24 Ore