Trump alla Casa Bianca? Calcagno (Iai): «Le buone relazioni non bastano, scenario di incertezza per l’Italia»

Trump alla Casa Bianca? Calcagno (Iai): «Le buone relazioni non bastano, scenario di incertezza per l’Italia»

Donald Trump è tornato alla guida degli Usa. È l’inizio di una partita a poker. «Il declino americano è finito. L’età dell’oro comincia ora, il nostro Paese fiorirà e metterò sempre al primo posto l’America», ha affermato il 47esimo presidente degli Stati Uniti, nel suo discorso di insediamento. “America first”, è lo slogan del tycoon. Non sono pertanto esclusi scossoni sul fronte della geopolitica. Cambiamenti, probabilmente di sostanza, che andranno anche a orientare le scelte di politica estera di tutti i Paesi che si muovono nell’orbita americana. L’Italia è tra questi. Dalla crisi in Ucraina, a cominciare dal tema della fornitura di nuove armi a Kiev, alla minaccia ventilata dal leader repubblicano di ricorrere allo strumento dei dazi per riequilibrare la bilancia commerciale, non mancano i dossier “caldi”.

«Penso che sia estremamente importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti, dare una testimonianza della volontà di continuare e, semmai, rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse», ha sottolineato Giorgia Meloni, unica premier europea a essere stata invitata, e ad aver partecipato alla cerimonia.

Calcagno (Iai): «Si prospetta uno scenario di incertezza»

Non sarà un’operazione facile. «Per l’Italia si prospetta comunque uno scenario di incertezza al di là delle buone relazioni dei buoni rapporti che sappiamo esserci fra il Governo e Trump e il suo entourage», sottolinea Elio Calcagno, ricercatore nel programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello Iai, l’Istituto affari internazionali. «Detto questo – aggiunge – possiamo aspettarci un certo timore da parte del sistema Paese, soprattutto pensando alla spesa militare. Il problema più grande, lo sappiamo, è che l’Italia fa fatica a raggiungere il 2% una linea guida della Nato che era in piedi ormai da parecchi anni». Il problema è che «non ci sono al momento i margini di budget di spesa pubblica per poter raggiungere il 2% e sappiamo che gli Stati Uniti già da prima con l’Amministrazione precedente, e in maniera più marcata con l’amministrazione Trump vorranno andare ben oltre il 2%. Ecco dunque che si prospetta per l’Italia una situazione potenzialmente difficile dove abbiamo ben poco margine di manovra». C’è tuttavia l’altra faccia della medaglia: «È possibile che si creino le condizioni per lo sviluppo di una vera e propria politica di difesa europea», nota Calcagno.

La crisi in Ucraina e la “stanchezza latente degli Usa”

Il primo dossier che potrebbe registrare novità è quello ucraino. «L’amministrazione Trump, la seconda amministrazione Trump darà sfogo a quella che è una stanchezza latente, osservabile a livello bipartisan negli Stati Uniti, anche se il Partito Democratico chiaramente negli ultimi mesi si è speso molto a favore dell’Ucraina», osserva Calcagno. Secondo il ricercatore dello Iai «l’Amministrazione Trump sarà sicuramente molto più aperta in termini di una diminuzione del supporto all’Ucraina e come tutti o molti si aspettano, certamente potrà usarla come una partita di scambio nei confronti della Russia per cercare di trovare una soluzione al conflitto». Per quanto riguarda l’Italia, è sicuramente vero che «gli Stati Uniti sono il nostro alleato più importante, fondamentale anche per la nostra politica estera. Ed è stato così per vari decenni». Ma è altrettanto vero che «dobbiamo stare attenti a ricordarci la differenza fra quello che Trump dice e scrive e quello che pensano anche i suoi aiutanti più stretti collaboratori e quello che poi è fattibile nella pratica».

Lo spettro dei dazi per equilibrare la bilancia commerciale

C’è poi un filone di politica commerciale. Trump punta ad equilibrare la bilancia commerciale con tutti i Paesi di della comunità internazionale e l’Italia tra i Paesi che hanno un surplus commerciale. Il manifatturiero dell’Italia corre dei rischi? «Certamente. Questo è un argomento di cui in Italia si parlava poco prima che si aspettasse un secondo Governo Trump negli Stati Uniti», conclude Calcagno,

Fonte: Il Sole 24 Ore