
Trump elogia accordo equo con la Russia
Marc Fogel, insegnante di storia della Pennsylvania, è tornato negli Stati Uniti dopo essere stato rilasciato dalla detenzione in Russia. Il suo arrivo alla Casa Bianca è stato accolto calorosamente dal presidente Donald Trump, che ha descritto l’evento come un passo avanti verso un possibile disgelo diplomatico tra Washington e Mosca.
Fogel, che era stato detenuto in Russia per motivi di droga che non sono stati resi noti nel dettaglio, è stato accompagnato a Washington dall’inviato speciale del presidente, Steve Witkoff, che ha curato il delicato viaggio di rientro. Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha definito l’accordo che ha portato al rilascio di Fogel “molto equo, molto, molto equo, molto ragionevole”. Tuttavia, il presidente non ha fornito dettagli sui termini esatti dello scambio negoziato con il Cremlino, alimentando speculazioni su un possibile compromesso tra le due potenze.
“Apprezzo molto quello che hanno fatto, consentendo a Marc di tornare a casa,” ha dichiarato Trump, rivolgendosi direttamente alla Russia. Il presidente ha poi evitato di rispondere alle domande dei giornalisti su eventuali colloqui personali con Vladimir Putin in merito al rilascio del cittadino americano.
Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, lo stesso Fogel ha espresso gratitudine nei confronti del presidente russo, definendolo “molto generoso e un grande statista” per aver concesso la grazia. Le parole di Fogel sottolineano il tono insolitamente collaborativo di un’operazione che potrebbe segnare un cambio di passo nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi, in un momento di forte tensione geopolitica dovuto alla guerra in Ucraina.
Michael Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, ha confermato che il rilascio di Fogel è il risultato di uno scambio negoziato tra Stati Uniti e Russia, senza però entrare nei dettagli di chi o cosa sia stato ceduto dagli americani in cambio. “Si tratta di un importante passo avanti,” ha dichiarato Waltz, lasciando intendere che questo gesto potrebbe aprire nuove possibilità per discutere di questioni più ampie, inclusa la fine del conflitto in Ucraina.
Fonte: Il Sole 24 Ore