Trump minaccia Putin: «Accordo sull’Ucraina o dazi e sanzioni». Oggi l’intervento a Davos
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Stellantis riporta 1.500 posti di lavoro in Illinois
“Sotto la leadership del presidente Trump, Stellantis sta riportando 1.500 posti di lavoro in Illinois, riaprendo Belvidere, e investendo a Detroit, in Ohio e in Indiana. La rinascita manifatturiera americana è qui. Benvenuti nell’età dell’oro”. E’ quanto si legge in un post della Casa Bianca su X, a commento di quanto annunciato dalla società, che controlla, tra gli altri, i brand Chrysler, Jeep e Dodge. Stellantis ha anche annunciato investimenti negli Stati Uniti, divenendo la prima casa automobilistica nell’era Donald Trump a prendere l’iniziativa dopo l’insediamento del presidente e la sua offensiva a tutela della produzione delle auto made in Usa. In una lettera ai dipendenti americani, riportata dai media, il chief operating officer del Nord America Antonio Filosa illustra le prossime mosse della società. Mosse, spiega, che rientrano nel “nostro impegno a investire nelle nostre attività negli Stati Uniti per far crescere la nostra produzione automobilistica qui”.
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Usa, Rubio verso viaggio a Panama dopo dichiarazioni Trump su Canale
Il neosegretario di Stato statunitense Marco Rubio si dovrebbe recare a Panama la prossima settimana, dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump sulla sua intenzione di riprendere il controllo statunitense del Canale di Panama. Lo riferisce l’agenzia di stampa Bloomberg, citando una fonte informata sui fatti.
Il presidente panamense José Raul Mulino ha respinto con forza le dichiarazioni di Trump sulla sua intenzione di riprendere il controllo del Canale di Panama.
Rubio intenderebbe inoltre visitare Guatemala, El Salvador e Costa Rica.
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Trump firma decreto su Houthi: «Gruppo terroristico»
Gli Houthi tornano nella lista degli Stati Uniti delle “organizzazioni terroristiche straniere”. Il presidente americano Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con cui dà istruzioni al segretario di Stato Marc Rubio perché prepari un rapporto sulla designazione del gruppo yemenita entro 30 giorni dopo consultazioni con il direttore dell’intelligence nazionale e il segretario al Tesoro. In una nota, l’ufficio comunicazione della Casa Bianca ricorda che i miliziani sciiti sostenuti dall’Iran “hanno sparato contro le navi da guerra americane decine di volte, lanciato numerosi attacchi contro le infrastrutture civili nei Paesi partner ed hanno attaccato le navi commerciali che transitano nello stretto di Bab al-Mandeb oltre cento volte”. Trump aveva già inserito gli Houthi nell’elenco delle “organizzazioni terroristiche straniere” e in quella dei “terroristi globali specialmente designati” durante gli ultimi giorni del suo primo mandato, ma poi l’amministrazione Biden li aveva rimossi per permettere l’arrivo di aiuti alla popolazione yemenita. Quindi nel gennaio dello scorso anno, dopo i continui attacchi contro le navi nel Mar Rosso, li aveva reinseriti solo nella seconda lista.
Fonte: Il Sole 24 Ore