Trump: scatta lo stop immediato agli aiuti militari all’Ucraina contro la Russia

Trump: scatta lo stop immediato agli aiuti militari all’Ucraina contro la Russia

Basta e da subito agli aiuti e ad ogni assistenza bellica americana all’Ucraina: Donald Trump, al termine di un incontro alla Casa Bianca con i suoi più stretti collaboratori, ha dichiarato l’immediata sospensione di ogni fornitura militare, presente e futura, a Kiev nella guerra contro l’invasore russo. La direttiva sulla drammatica pausa riguarda quindi non solo nuovi ordini e risorse, ma anche armi e munizioni per oltre un miliardo di dollari che erano già previste, pagate e in fase di trasferimento alle forze ucraine.

“Il Presidente ha chiarito che è focalizzato sulla pace – ha fatto sapere un alto funzionario dell’amministrazione – Abbiamo bisogno che i nostri partner siano impegnati a loro volta su questo obiettivo. Fermiamo e riesaminiamo i nostri aiuti per garantire che contribuiscano ad una soluzione”.

Trump ha indicato che il blocco potrà cessare solo se l’Ucraina dimostrerà di essere pronta alla pace con Mosca, senza chiarire che cosa questo significhi. Il presidente ha continuato ad accusare il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, e non Vladimir Putin di ostacolare la diplomazia ed è parso progressivamente schierarsi a fianco delle posizioni di Mosca rompendo non solo con Kiev ma con gli alleati europei. In un vertice venerdì alla Casa Bianca ha assalito Zelensky come un ingrato che gioca alla terza guerra mondiale e ieri ha detto che gli Stati Uniti “non lo tollereranno ancora a lungo”. La brusca fine degli aiuti americani, secondo numerosi analisti, sarà difficile da compensare con altre forniture europee e rischia di farsi sentire progressivamente sul campo di battaglia, erodendo la resistenza ucraina entro l’estate e potenzialmente incoraggiando nuove avanzate del Cremlino.

Più in dettaglio, con la nuova direttiva cessa qualunque nuova commissione e finanziamento, tra i quali centinaia di milioni di dollari previsti dalla Ukraine Security Assistance Initiative che dà fondi a Kiev per acquisti diretti di armi da aziende Usa della difesa. Ma vengono arrestate anche le consegne di due terzi degli ultimi aiuti già varati sotto l’amministrazione di Joe Biden a fine dicembre e pari a 1,25 miliardi di dollari. Queste forniture sono state finora distribuite a tranche circa ogni due settimane, per un totale di un terzo del valore stanziato. Vengono prelevate direttamente dalle riserve del Pentagono, attraverso l’autorità presidenziale di farvi ricorso. Il resto del pacchetto adesso non arriverà mai.

Il colpo per Kiev è duro. Ad oggi secondo la stessa Ucraina gli Usa rappresentano circa il 30% degli arsenali usati nel teatro di guerra, con oltre il 40% del fabbisogno prodotto in patria e il restante fornito da paesi europei e occidentali. Spesso però le armi statunitensi sono le più sofisticate ed efficaci, tra queste i sistemi lanciarazzi e lanciamissili Himars e Atacm. Sono stati in grado di infliggere pesanti danni e perdite alle forze russe ben alle spalle delle zone di combattimento. Washington fornisce inoltre essenziali informazioni di intelligence e addestramento a truppe e piloti.

Fonte: Il Sole 24 Ore