Turismo congressuale, l’Italia al primo posto in Europa

Turismo congressuale, l’Italia al primo posto in Europa

Per la prima volta l’Italia è il primo paese in Europa per numero di congressi organizzati e il secondo mercato dopo gli Stati Uniti. È quanto rivela il rapporto annuale dell’International congress and convention association (Icca) che evidenzia la progressiva scalata del paese nelle classifiche internazionali: dal 6 posto negli annio 2018/2019 al secondo nel 2022 fino alla prima posizione europea nel 2023. Un aiuto determinante è arrivato nel 2023 con l’accelerazione nell’organizzazione degli eventi precedendo Francia, Germania e Regno Unito. Sempre secondo il report di Icca l’Italia è il paese con il maggiore numero di città nella top 100 del turismo congressuale. Roma è al 7° posto, per la prima volta in top 10, con ben 40 congressi in più rispetto al 2023, segue al 29° posto Milano, al 47° Bologna, 60° Firenze, 66° Napoli, 78° Torino, 84° Venezia, la new entry rispetto all’anno scorso. «Questo è un risultato storico per il settore e per il paese. Se abbiamo raggiunto questo traguardo è anche merito di strategie coordinate di alta qualità come il nostro Italian Knowledge Leaders, programma che valorizza le eccellenze italiane in ambito accademico, medico, culturale e scientifico, coinvolgendole nel mercato dei convegni internazionali – commenta Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia –. Con un progetto che abbina i poli accademici, scientifici e professionali alla presenza diffusa di convention bureau e infrastrutture idonee, siamo riusciti a contribuire all’aumento del potere di attrazione del nostro paese e il nostro è il paese europeo che più di ogni altro sta accrescendo la propria influenza all’interno delle associazioni internazionali».

Grazie a un lavoro di squadra l’offerta dell’Italia ha rafforzato la propria attrattività. «La capacità di adattarsi e innovare, mantenendo al contempo un legame saldo con il ricco patrimonio culturale e storico, ha reso l’Italia una meta irresistibile per il turismo congressuale e accademico, consolidando il suo ruolo di faro nel panorama internazionale. Non dimentichiamoci che il turismo congressuale è un turismo di alta qualità – continua Tobia Salvadori, direttore di Convention Bureau Italia – che porta grandi benefici all’Italia, sia materiali che immateriali, dall’occupazione alla promozione del territorio, dalla destagionalizzazione all’incremento del prestigio, dallo scambio di conoscenze e ricerca al networking e le possibilità di affari, tutte le statistiche dimostrano che il nostro è un turismo che fa bene al paese».

Quello congressuale è un turismo di pregio soprattutto alla maggiore capacità di spesa dei partecipanti: per l’Italia si calcola di oltre 700 euro al giorno di media mentre le previsioni di Global Meeting Industry parlano di una crescita continua per gli eventi B2B. Così il mercato mondiale raggiungerà i 1.400 miliardi di dollari entro il 2032 con un +80%. «Risultati come questo non arrivano mai per caso: essi sono il frutto dell’impegno delle imprese e degli operatori, del gioco di squadra con il governo e il ministero e della rinnovata credibilità internazionale dell’Italia, che diviene meta sempre più ambita anche per i congressi internazionali. Come ministro, sono felice di aver sostenuto Italian Knowledge Leaders e di aver contribuito al raggiungimento di questo traguardo – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Un traguardo che è la dimostrazione di come, attraverso strategie mirate e progetti innovativi, la nostra nazione può crescere e risultare sempre più attrattiva, a 360 gradi. Ogni grande risultato porta con sé molta soddisfazione ma anche la motivazione, l’energia e il coraggio – che al governo Meloni non mancano di certo – necessari a sostenere il comparto verso una crescita costante, strutturale e intelligente che veda nel turismo congressuale un asset fondamentale dell’intera industria».

Al Convention Bureau Italia, ente privato di promozione turistica che opera nella meeting industry, partecipano le principali associazioni di categoria: Federcongressi & Eventi, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Federturismo, Federalberghi, Confcommercio, Assohotel – Confesercenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore