Tutor 3.0 tra algoritmi e radar: ecco come funziona il nuovo sistema

Tutor 3.0 tra algoritmi e radar: ecco come funziona il nuovo sistema

L’obiettivo è rendere le strade più sicure. Grazie all’uso della tecnologia e a un sistema di rilevamento fatto di telecamere e radar ma anche una piattaforma e l’intelligenza artificiale che riesce a incrociare dati e immagini. Sono alcune delle caratteristiche del Tutor 3.0 entrato in funzione il 7 marzo.

La piattaforma e gli algoritmi

«Il sistema Tutor rientra nell’ambito di Navigard, la piattaforma tecnologica sviluppata da Movyon, società leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems e centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi – scrive autostrade.it nel comunicato che annuncia l’avvio del servizio -. Grazie a un complesso sistema di algoritmi, la piattaforma gestisce e integra i dati provenienti dalle più avanzate tecnologie».

Sorpassi dei camion sotto controllo

L’elenco delle attività che riesce a garantire il nuovo sistema di verifica del traffico, velocità e sicurezza delle numerose autostrade spazia dal «controllo dei sorpassi dei mezzi pesanti, al monitoraggio del rispetto dei limiti di massa consentiti, dall’accertamento della velocità di transito, al controllo dei veicoli contromano».

Radar, telecamere e piattaforma

I principali sistemi tecnologici della piattaforma sono costituiti da radar, telecamere, server periferici e un sistema centrale. Tutto inizia appena si passa il varco. Il mezzo viene fotografato e la targa caricata sul sistema per le verifiche. « Si tratta di una combinazione di tecnologie in grado di rilevare la velocità media del veicolo – si legge ancora -, segnalandolo, per opportune verifiche, in caso di superamento dei limiti, in caso di circolazione su corsie non consentite e in caso di verifica del rispetto dell’obbligo di destra rigorosa da parte dei veicoli pesanti». Si tratta di un efficace strumento per il contrasto del fenomeno dell’incidentalità dovuto a uno stile di guida pericoloso e poco attento a tutelare la sicurezza della circolazione.

Implementazione di 26 nuove tratte

In particolare, il piano di implementazione, prevede l’attivazione progressiva delle nuove 26 tratte. Si tratta di 7 tratte sulla A1 Milano-Napoli di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e 1 tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze; 5 tratte sulla A27 Mestre-Belluno, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana; 5 tratte sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate; 4 tratte sulla A14 Bologna-Taranto, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni; 5 tratte sulla A11 Firenze-Pisa Nord, tra Montecatini e Prato Est sempre in entrambe le direzioni. « Grazie al posizionamento degli ultimi dispositivi – prosegue la nota -, la rete Aspi vedrà complessivamente 178 tratte autostradali coperte dal sistema di monitoraggio per un totale di 1800 chilometri».

Fonte: Il Sole 24 Ore