Tutto esaurito per l’ecobonus auto: finiti anche i fondi per le ibride plug-in
Chiusa, ufficialmente, la campagna di incentivi alle auto partita nel 2024. Tutte le risorse sono esaurite, anche quelli per i modelli ibridi “plug-in”. Nei giorni scorsi sul portale “ecobonus” gestito dal ministero delle Imprese e del made in Italy si è accesa la spia rossa del tutto esaurito anche per gli incentivi all’acquisto di auto nella fascia di emissioni compresa tar 21 e 60 grammi di CO2 per km, quella appunto che comprende principalmente veicoli ibridi plug-in. Le risorse che erano state messe in campo per questa categoria ammontavano a 125, 8 milioni.
Finiti da tempo i fondi per le elettriche
Erano già finiti, a inizio giugno, dopo solo otto ore dall’apertura del portale, i 201 milioni stanziati per le auto full electric (emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2). Ad ottobre erano terminate anche le risorse (276,7 milioni) per la fascia 61-135 g/km di CO2 che comprende essenzialmente alcuni modelli endotermici più le mild hybrid, le full hybrid e le auto Gpl. Stop già nei mesi scorsi anche ai bonus per l’usato, alla quota di incentivi dedicati al servizio taxi e noleggio con conducente, e all’installazione di impianti per Gpl e metano (retrofit).
Le difficoltà dell’ibrido plug-in
I tempi con i quali si sono esauriti le varie categorie di incentivi riflettono in modo chiaro sia l’entità dei singoli bonus, molto più accattivanti per l’elettrico, sia l’interesse per le specifiche motorizzazioni. L’ibrido plug-in risente sul mercato di alcune caratteristiche, principalmente un livello di prezzi ancora elevato e poi la difficoltà di ricarica a fronte di un potenziale di efficienza energetica e di risparmio sui costi che comunque non è paragonabile a una full electric.
Niente nuovi bonus per ora
Che cosa succede adesso? Non c’è in vista una nuova campagna di incentivi all’acquisto. Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha chiarito da tempo, già nel pieno del complesso negoziato con Stellantis sull’aumento dei livelli produttivi in Italia, che l’intenzione è destinare le risorse residue del Fondo automotive all’offerta, cioè per supportare le imprese della componentistica che sono il perno della filiera italiana dell’automotive. Ciò non toglie che un cambio di rotta potrebbe arrivare nella seconda parte dell’anno, se inquadrato all’interno di un più complessivo piano europeo per sostenere gli acquisti. Il governo italiano, in un documento informale presentato alla Commissione Ue insieme ad altri Paesi, ha chiesto l’introduzione di un fondo finalizzato anche agli incentivi alla domanda di auto a basse emissioni, con una sorta di clausola però a favore dei modelli “made in Europe”.
Gli incentivi Ecobonus 2024 sono esauriti da parecchio tempo per la fascia 0-20 g/km di emissioni di CO2, di fatto dedicata alle auto elettriche, e per quella 61-135 g/km, che comprende principalmente i modelli endotermici, mild hybrid, full hybrid e i Gpl. Sono ancora molti, invece, i fondi disponibili nella fascia 21-60 g/km di emissioni di CO2, di cui fanno parte soprattutto vetture ibride plug-in. Per la precisione, al primo dicembre 2024, sono ancora a disposizione oltre 76,8 dei 125,7 milioni di euro stanziati per questa fascia di emissioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore