Tutto pronto per IFA 2024: le macchine per la casa ora pensano

L’appuntamento di quest’anno dal 6 al 10 settembre alla Messe Berlin, per gli appassionati di tecnologia, è di quelli che si iscrivono di diritto nella categoria “da non perdere”. Un po’ per la curiosità di vedere in vetrina le ultime avanguardie in fatto di gadget elettronici e digitali pilotati dall’intelligenza artificiale (elettrodomestici grandi e piccoli, TV, computer, robot di ogni genere, device mobili e indossabili) e un po’ perché IFA celebra il suo 100esimo anniversario, all’interno della fiera e con eventi a tema sparsi per la città. Nel dicembre del 1924 si tenne infatti la prima edizione della kermesse, denominata “Große Deutsche Funkausstellung”, e i primi ricevitori radio a valvole giocavano da protagonisti al cospetto dei circa 170mila visitatori che affollarono i padiglioni con 240 espositori presenti. Tanti sono gli aneddoti che hanno segnato un secolo di storia di questa manifestazione, dalla partecipazione di Albert Einstein (nel 1930) al lancio ufficiale della televisione a colori nella Germania occidentale, dal battesimo dei Cd a quello degli standard Mp3 e HDTV. Un secolo di innovazioni che ha conosciuto anche clamorosi insuccessi (la televisione 3D, per esempio) e che promette ancora una volta di proiettarci nel futuro della consumer electronics.

Le tecnologie per la smart home e la domotica catalizzeranno molti degli spazi espositivi e i temi che animeranno keynote e presentazioni sono quelli che vanno per la maggiore: intelligenza artificiale applicata ai consumi energetici della casa e alla salute delle persone, cybersicurezza ad ampio spettro, dispositivi con funzionalità di AI (generativa) integrate pronti a trasformare ulteriormente l’esperienza dell’intrattenimento da salotto e non solo. In attesa degli annunci ufficiali (nella lista degli espositori pesa ancora una volta la presenza dei produttori asiatici, a cominciare da Samsung per arrivare ai marchi cinesi ben conosciuti anche in Italia, da Haier a Honor passando per Lenovo, Tcl, Hisense e vari altri), si possono intanto delineare gli orizzonti di un mercato che nel primo semestre dell’anno non ha registrato risultati particolarmente brillanti. Anzi. Stando ai dati raccolti da GfK Market Intelligence, infatti, la domanda di prodotti tecnologici in Italia continua a vivere una fase di rallentamento ed è diminuita del 4,7% a valore rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando il passo sia nei punti vendita tradizionali (dove il calo è stato del 5,3%) sia sul canale online (in discesa del 2,9%). Tutti i comparti hanno pagato dazio alla spirale inflazionistica ad eccezione dei piccoli elettrodomestici, trascinati dagli aspirapolvere, il cui bilancio a metà anno è in attivo del 5,8% nel confronto sui dodici mesi. In salita (del 4,5%) sono anche le vendite di smartwatch con SIM integrata mentre presentano il segno meno le prestazioni degli smartphone (in ribasso del 4,5%), dei prodotti di fotografia e informatica (flessione del 12,4% e dell’8,7% rispettivamente) e soprattutto del settore dell’elettronica di consumo nel suo complesso, le cui vendite sono diminuite del 10,2% (sempre a valore) rispetto al dato di fine giugno 2023. Da Ifa si aspettano quindi segnali confortanti anche in chiave mercato, forti delle proiezioni che vedono il giro d’affari globale della consumer electronics (le stime sono di Straits Research) poter crescere dai 776 miliardi di dollari dell’anno passato a quota 1.330 miliardi entro il 2032, con un tasso di incremento annuo del 6,2%. A dare fiato alla nuova corsa in avanti di questo settore vi saranno, inutile dirlo, le nuove generazioni di device istruiti dagli algoritmi e dai modelli LLM. E la festa pronta ad andare in scena alla Messe Berlin dovrà dirci a che punto siamo con l’evoluzione delle “macchine” intelligenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore