Ucraina, Zelensky chiede garanzie di sicurezza prima di un cessate il fuoco

Ucraina, Zelensky chiede garanzie di sicurezza prima di un cessate il fuoco

BRUXELLES – Forte della paura che un ritorno dell’imprevedibile Donald Trump sta provocando nell’establishment europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto l’occasione di una visita a Bruxelles questa settimana per insistere con i partner europei sull’urgenza di ottenere «nuove garanzie di sicurezza». Nel frattempo, i Ventisette appaiono più disposti che in passato ad accettare nuove responsabilità. In assenza di unanimità alcuni paesi non escludono accordi ad hoc.

«L’Ucraina vuole garanzie di sicurezza. Abbiamo bisogno di una posizione forte. Vogliamo lavorare per porre fine alla guerra, vogliamo la pace, vogliamo una pace stabile (…) Ciò detto, prima di puntare a un cessate-il-fuoco bisogna avere in mente cosa succederà il giorno dopo. Altrimenti, stiamo solo congelando il conflitto e basta», ha detto il leader ucraino dopo aver partecipato al Consiglio europeo giovedì 18 dicembre qui a Bruxelles. Ha precisato di volere appoggio americano, oltre che europeo.

L’obiettivo di Kiev è chiaro: evitare che il prossimo inverno indebolisca l’Ucraina a tal punto da metterla in situazione di inferiorità rispetto alla Russia in un eventuale negoziato. Di garanzie di sicurezza il presidente ucraino ha parlato con alcuni paesi membri, invitati a un dopo-cena mercoledì sera nella residenza del segretario generale della Nato Mark Rutte. Secondo una fonte europea, sono emerse due priorità: nuove difese aeree e addestramento di nuove truppe.

«Sull’Ucraina, posso dirvi che l’umore nella sala era di forte determinazione e il nostro messaggio rimane cristallino – ha detto il presidente del Consiglio europeo António Costa in una conferenza stampa commentando il vertice europeo -. L’Unione europea è unita nel suo sostegno all’Ucraina per ottenere una pace completa, giusta e duratura. Non una pace qualsiasi, non una capitolazione. Solo l’Ucraina come paese aggredito può legittimamente definire cosa significa la pace e se e quando saranno soddisfatte le condizioni per negoziati credibili».

Anche sul fronte energetico, l’Ucraina ha fatto le sue richieste. I più recenti bombardamenti russi hanno colpito centrali mettendo a rischio la fornitura di energia elettrica. Il presidente Zelensky ha quindi chiesto sistemi di difesa aerea, mentre la Commissione europea si è già detta pronta a continuare a sostenere le infrastrutture energetiche ucraine. Lo stesso Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di integrare la rete elettrica ucraina con quella europea.

Fonte: Il Sole 24 Ore