Ue: aumentare la spesa per la difesa comune con maggiore flessibilità sul Patto di stabilità

Ue: aumentare la spesa per la difesa comune con maggiore flessibilità sul Patto di stabilità

BRUXELLES – Riuniti lunedì 3 febbraio in un vertice informale e pungolati da una scena internazionale particolarmente incerta, i Ventisette hanno ribadito con forza il desiderio di promuovere una difesa comune. Mentre i capi di Stato e di governo si sono detti pronti a rafforzare le cooperazioni industriali nel settore delicatissimo della sicurezza, la Commissione europea ha annunciato che verificherà gli spazi di flessibilità permessi dal Patto di Stabilità e di Crescita.

La riunione ha messo in luce l’evidente interesse di tutti i paesi membri di aumentare la spesa in difesa, e rafforzare la collaborazione europea. La perdurante guerra russa in Ucraina, scoppiata ormai tre anni fa, così come la politica aggressivamente unilaterale dell’amministrazione Trump stanno inducendo i Ventisette a rivedere radicalmente le loro priorità, anche se il tema della difesa è tradizionalmente scivoloso, e scatena spesso non poche gelosie nazionali.

Von der Leyen: «Cercheremo di rendere molto più flessibile la spesa in difesa»

Ciò detto, i leader hanno discusso anche la delicata questione del finanziamento del rilancio della difesa. Ha spiegato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «I bilanci nazionali devono sottostare attualmente a non poche costrizioni per via del Patto di Stabilità. Ma sono possibili eccezioni e in tempi eccezionali. E i nostri sono tempi eccezionali. Cercheremo di rendere molto più flessibile la spesa in difesa per offrire nuovi margini ai paesi membri».

In una conferenza stampa sia la signora von der Leyen che il premier polacco Donald Tusk hanno sottolineato l’importanza di guardare con un occhio europeo ai beni pubblici europei. Lo sguardo corre allo scudo aereo chiesto da Varsavia e Atene. Resta controversa, per ora, l’idea di nuovo debito in comune: «L’Unione europea non ha la prospettiva di contrarre debiti comuni. Il punto è quello di creare maggiore flessibilità per i singoli Paesi», ha detto il cancelliere federale Olaf Scholz.

Nuove linee-guida in vista di un Libro Bianco atteso a marzo

Su questo punto il premier polacco si è voluto meno perentorio: «Per i dettagli dei metodi di finanziamento ci sarà tempo». Il vertice informale è servito per dare alla Commissione europea nuove linee-guida in vista di un Libro Bianco atteso a marzo. «Gli Stati membri hanno compiuto grandi sforzi a livello nazionale. La spesa per la difesa è già aumentata del 30% tra il 2021 e il 2024 (…) Dobbiamo continuare nella stessa direzione», ha riassunto il presidente del Consiglio europeo António Costa.

Fonte: Il Sole 24 Ore