Un italiano su tre pronto a tagliare gli sprechi alimentari

Un italiano su tre pronto a tagliare gli sprechi alimentari

Più di un italiano su tre taglierà gli sprechi nei prossimi mesi, adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola con una svolta green spinta dall’inflazione e dai rincari delle bollette. Il calcolo arriva dalla Coldiretti, sulla base di dati Coop, in occasione della giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari di giovedì 29 settembre, istituita dalle Nazioni Unite.
Ogni anno, nelle case italiane, si gettano mediamente circa 67 chili di cibo per abitante: meglio di Francia (85 chili), Germania (75 kg) e Gran Bretagna ( 77 kg) ma peggio di Russia (33 chili), Sudafrica (40 chili) e India (50 chili). Ogni anno nel mondo viene sprecato complessivamente quasi un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto. A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private, dice la Coldiretti, dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato, mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. Lo spreco alimentare ha anche un impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti: si stima che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra.

Nel primo semestre del 2022 il Banco Alimentare ha salvato dallo spreco 19.845 tonnellate di cibo, in calo rispetto allo stesso periodo del 2021. Ma i numeri della povertà sono in aumento: «Dall’inizio dell’anno ad oggi 85mila persone in più (ormai quasi 1.750.000) si sono rivolte a una delle 7.600 strutture che sosteniamo in tutta Italia – ha ricordato Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare – registriamo inoltre anche un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e da privati».

In occasione della giornata Onu contro lo spreco, molte aziende hanno lanciato iniziative per il recupero del cibo. Come la cooperativa Cirfood per esempio, che con la multiutility Hera ha firmato un protocollo d’intesa triennale per collaborare su progetti mirati a favorire economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile. O come gli associati ad Assica, che riunisce l’industria delle carni e dei salumi, che promuoveranno un programma antispreco in collaborazione proprio con il Banco Alimentare.

Fonte: Il Sole 24 Ore