Un riccio e 75 Kg di felicità (e non solo)

Un riccio e 75 Kg di felicità (e non solo)

Storia di un amore, quello per i ricci che, a loro insaputa, hanno unito Massimo Vacchetta, veterinario, e Roberta Morucci, fumettista. Il primo è autore del best-seller “25 grammi di felicità” e fondatore del Centro di recupero ricci “La Ninna” a Novello, Provincia di Cuneo; la seconda illustratrice, fumettista con una sensibilità particolare per tutti gli esseri viventi che trasforma in disegni. Insieme firmano “75 kg di felicità” (edizioni il Pennino pag. 112 a colori, euro 20,00). Una delicata graphic novel che riprende la trama del libro di grande successo con una narratrice speciale: Ninna, la piccola riccia orfana. E’ lei a raccontarci l’incontro con il giovane veterinario che gli ha salvato la vita. Un punto di vista unico, dal basso verso l’alto, quello di un animaletto selvatico che spiega, tappa dopo tappa, quanto anche i ricci sanno entrare in relazione con noi pur mantenendo la loro specificità. Il libro contiene i contributi di Bruno Bozzetto e di un mito del rock, Brain May che a sua volta, in Inghilterra ha aperto un centro di recupero e aiuto per ricci “The amazing Grace”.

Massimo, Roberta e i ricci

Con elegante tenerezza Morucci scrive la sceneggiatura, dona pensieri a Ninna e disegna situazioni realmente avvenute ma con un tocco di meraviglia; l’illustratrice, vive fuori Roma, si è già trovata in alcune occasioni a dover salvare ricci entrati nel suo giardino. Le immagini del fumetto sono decise, chiare e nette, la matita ripassata dalla china, e nel racconto, fra una nuvoletta e l’altra, compaiono consigli, dettagli per chi troverà per caso un riccio e non sa cosa fare, per evitare sbagli o danni alla bestiola. Quando Massimo incontra la sua prima paziente, Ninna, è agli esordi della professione, il fumetto svela tutte le perplessità di chi, laureato da poco, si trova a trascorrere la sua prima notte in una clinica veterinaria con un ospite inatteso. Si innamora del piccolo essere e lo porta fino al mare perché possa aspirare, odorare l’ebbrezza. Un legame intenso che non può durare per sempre Massimo sa che Ninna è un animale selvatico e, una volta, cresciuta deve tornare alla sua vita. Non sarà mai un animale d’affezione. Per questo Vacchetta ha creato una struttura, per curarli, aiutarli a essere liberi.

Centro di recupero “La Ninna”

Ospita 400 ricci all’anno molti feriti dall’attività dell’uomo. Il cambiamento climatico confonde i ricci e creandogli difficoltà per il letargo, inoltre l’utilizzo di prodotti chimici in agricoltura non permette loro di trovare prede. Sarebbero un ottimo aiuto in ogni giardino, orto si nutrono d’insetti, invertebrati. La Lista Rossa Iucn ha inserito i ricci europei nella categoria «quasi minacciata», a un solo passo dalla qualifica tra le specie vulnerabili. Il ricavato di “75 Kg di felicità” andrà a sostegno della Clinica Veterinaria per i ricci, prima in Europa, fondata dal dottor Massimo Vacchetta e, soprattutto, creerà un Pronto Soccorso per le piccole bestiole aperto 24 ore su 24. (https://laninna.org/)

Fonte: Il Sole 24 Ore