Una nuova traduzione per i “Principia Ethica” di George Edward Moore
Esce una nuova traduzione, con testo inglese a fronte, curata da Sergio Cremaschi e Massimo Reichlin, di un’opera rilevante del ‘900: i “Principia Ethica” di George Edward Moore (1873-1958). Il libro vide la luce a Cambridge nel 1903 ed è stato continuamente tradotto e ristampato (quest’ultima italiana contiene anche la prefazione alla seconda edizione del 1922).
Gianni Vattimo, Nicola Abbagnano
Una traduzione che si aggiunge a quella di Gianni Vattimo, con l’introduzione di Nicola Abbagnano, che fu pubblicata anch’essa da Bompiani nel 1964 (da tempo fuori commercio) e che allora fece conoscere un testo di riferimento. Si ricordava nel riquadro di copertina l’importanza dell’opera, evidenziando termini già presenti nella prefazione: “Questi ‘prolegomeni a ogni etica futura che si presenti come scienza’ costituiscono una chiave indispensabile per comprendere lo sviluppo della filosofia analitica e le attuali indagini sul ‘linguaggio della morale’”.
La nuova traduzione è stata realizzata con particolare attenzione agli usi terminologici; del resto, essi hanno subito, a sessant’anni di distanza, le comprensibili variazioni. Gli stessi curatori, Cremaschi e Reichlin, ricordano nella “Nota editoriale” che si è reso “fallacy” con “fallacia”: è stato evitato il termine “sofisma” che designa un’argomentazione in apparenza valida ma in realtà ingannevole.
L’uso etico della ragione
L’opera di Moore espone i principi fondamentali dell’uso etico della ragione. Soltanto in una seconda fase sviluppa una teoria normativa dell’azione. Il primo capitolo, per esempio, tratta la questione del significato dell’espressione “buono”, arrivando a concludere che “bene” e “buono” sono termini indefinibili. Moore prosegue poi – capitolo 2 – chiamando naturalistiche le teorie che identificano il predicato “buono” con una determinata proprietà o entità naturale e sostiene che incorrono nella “fallacia naturalistica”, ovvero compiono una deduzione da giudizi soltanto in base alla descrizione di fatti.Un’opera che merita, anche dopo l’emotivismo (per il quale i giudizi morali non hanno un valore cognitivo), la giusta attenzione e che aiuta a orientarsi tra le diverse etiche dei nostri giorni.
George Edward Moore, “Principia Ethica” Bompiani, pp. 730, euro 60
Fonte: Il Sole 24 Ore