Una scuola su due senza agibilità, solo 41 costruite negli ultimi cinque anni

Solo 58 scuole di primo grado sono costruite secondo i criteri della bioedilizia e solo 41 sono nuove, edificate negli ultimi cinque anni. A dirlo sono le amministrazioni comunali dei comuni capoluogo che hanno risposto all’indagine di Ecosistema scuola, il report annuale realizzato da Legambiente sullo stato di salute dell’edilizia scolastica, giunto alla sua XVIII edizione. La fotografia, che verrà presentata oggi a Napoli, prende in esame complessivamente 7.024 tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentate da una popolazione di oltre 1,3 milioni di studenti.

Dai dati raccolti, relativi all’anno 2023, emerge ancora una volta con chiarezza l’urgenza di intervenire: l’edilizia scolastica rimane un’emergenza infrastrutturale nazionale diffusa e generale, in un Paese che ha buona parte degli edifici scolastici costruiti prime dell’entrata in vigore delle normative antisismiche, dove uno su tre si trova in area sismica. Le amministrazioni che hanno fornito i dati (100 Comuni capoluogo su 113) dichiarano che una scuola su tre ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti; al Sud e nelle Isole, una su due.

Dall’indagine risulta che il certificato di agibilità degli edifici scolastici è presente mediamente in una scuola su due, con forti divari geografici fra Nord (68,8% degli edifici) e Sud (22,6%); gli accorgimenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, invece, che sono anche condizione di inclusione scolastica, vedono una differenza fra la media nazionale (80,2% degli edifici) e le Isole di 20 punti percentuali (61%).

Interessante anche leggere il dato sul collaudo statico, mediamente effettuato in una scuola su due, ma non al Sud (che è zona sismica) dove è invece presente nel 27,6% degli edifici. Infine, si conferma la situazione legata al certificato prevenzione incendi: è una norma di adeguamento molto travagliata perché è in costante transizione, con continue proroghe alla sua applicazione (l’ultima, contenuta nel decreto Milleproroghe, fissa come scadenza il 31 dicembre 2024). In questo caso, però, le scuole del Sud sono più avanti (66,9% rispetto al 55,9% della media nazionale), sebbene occorra anche qui leggere con attenzione il dato: sono in deroga, infatti, le scuole al di sotto dei 100 alunni, più facilmente quindi le scuole dei piccoli comuni.

Pochi interventi green

Dichiarano di aver realizzato interventi di efficientamento energetico negli ultimi cinque anni l’82,1% delle amministrazioni: questi interventi sono andati a beneficio solo del 16,2% delle scuole e solo per il 16,3% sono stati di riqualificazione complessiva (per il 33,2% hanno riguardato doppi vetri e/o serramenti). Si riesce a incidere ancora poco sulle prestazioni energetiche: solo il 30% degli edifici scolastici è in possesso di una certificazione energetica; il 34,8% è fermo in classe G, mentre solo il 6,7% risulta essere in classe A.

Fonte: Il Sole 24 Ore