“Una viaggiatrice a Seoul”, Isabelle Huppert in un film di grande delicatezza

“Una viaggiatrice a Seoul”, Isabelle Huppert in un film di grande delicatezza

Isabelle Huppert è la grande protagonista del weekend in sala: la celebre attrice francese è al centro di “Una viaggiatrice a Seoul” di Hong Sang-soo, film presentato al Festival di Berlino 2024 dove ha vinto il Gran Premio della Giuria.

Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti in carriera, Hong aveva già vinto a Berlino il premio per la miglior regia nel 2020 con “The Woman Who Ran” e quello per la miglior sceneggiatura nel 2021 con “Introduction”, ma nel suo palmarès c’è anche un Pardo d’oro al Festival di Locarno per “Right Now, Wrong Then”.

Sette anni dopo “Claire’s Camera”, il regista sudcoreano torna qui a dirigere Isabelle Huppert, con cui aveva lavorato per la prima volta in “In Another Country” del 2012.

Visto che Hong Sang-soo viene spesso definito il “più francese” dei registi asiatici (fortissima la connessione tra il suo cinema e quello di Eric Rohmer), non stupisce di certo la sua predilezione per una grande attrice come Isabelle Huppert, che interpreta in questo caso Iris, una donna dal passato misterioso, che ha lasciato l’Europa per trascorrere del tempo in Corea del Sud.

Seguiamo la sua quotidianità, l’incontro con due sue allieve, il suo passeggiare per la città e in mezzo alla natura, la lettura di una poesia e la passione per la cultura enogastronomica coreana: come avviene quasi sempre nel cinema di Hong, la narrazione è essenziale e ciò che conta è soprattutto il tentativo di cogliere attimi di vita come se stessero davvero accadendo davanti alla macchina da presa.

Fonte: Il Sole 24 Ore