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Unabomber, scatta la prescrizione: nessun risarcimento per le vittime
Il rinvio al 15 settembre dell’ennesima udienza nell’ambito dell’inchiesta bis sul cosidetto Unabomber – – come è stato denominato il criminale, mai identificato, autore di una serie di una trentina di attentati dinamitardi che causarono diversi feriti tra il 1993 e il 2006 in Veneto e in Friuli Venezia Giulia – ha fatto scattare all’udienza del 24 febbraio la prescrizione per tutti gli attentati del 2005, l’ultimo dei quali risalente al 9 luglio. Spazzate via, dunque, anche le possibilità di risarcimento per le vittime, tranne una, un infermiere di Mestre, all’epoca di 28 anni. Lo riporta il Messaggero Veneto oggi in edicola. L’infermiere fu ferito nell’ultimo attentato con conseguenze per le persone: quello del 6 maggio 2006 a Porto Santa Margherita, Caorle, quando deflagrò un ordigno nascosto sotto il tappo di una bottiglia contenente un messaggio.
Gli altri reati si prescrivono decorsi 20 anni, per il quale nemmeno quest’ultima vittima sarà risarcita poiché il 6 maggio 2026 cadrà in prescrizione anche quel caso. Intanto, si attende entro il 24 maggio la perizia dei consulenti Giampietro Lago, ex comandante del Ris di Parma, ed Elena Pilli, l’esperta del caso Yara Gambirasio. La vicenda Unabomber si racchiude in 29 attentati e nessun colpevole.
Fonte: Il Sole 24 Ore