Un’Agenda per i 160 anni del Sole

Un’agenda è un’agenda è un’agenda, parafrasando la famosa rosa del poema di Gertrude Stein. E un’agenda, per di più cartacea, resta più che mai un’agenda, con i suoi usi più tradizionali, con il piacere di quelle “buone abitudini” di cui parla Fabio Tamburini nella sua introduzione all’Agenda del Sole per il 2025.

Però questa Agenda vuole essere un po’ di più di un’agenda qualsiasi, perché riprende modi, temi e caratteristiche di quel che è stato proposto nelle edizioni del 2023 e del 2024, ma coincide con i 160 anni del primo numero del Sole. E diventa perciò l’occasione per dare spazio alle molte voci del Gruppo 24 Ore, dal sito al quotidiano, dalla radio all’agenzia di stampa, dalle rubriche storiche alle innovazioni più recenti.

Da quella prima pagina del 1865, che viene riprodotta proprio nelle primissime parti dell’Agenda, molte voci e linguaggi si sono aggiunti nel modo di fare informazione.

Sempre più sfumano i confini tra carta e digitale, l’emozione della voce in diretta fa spazio alla suggestione del podcast, l’attualità battente dei lanci d’agenzia si arricchisce nelle analisi, le notizie e i volti si presentano ai lettori dai social network. Sono tutte modalità in cui declinare l’impegno di fornire sempre parole e cifre aggiornate e verificate, tempestive e complete.

Le Parole del Mese

Consapevoli di questo continuo mutamento, nell’Agenda 2025 abbiamo voluto dare dodici Parole del Mese che muovono dall’economia (Economia è proprio la Parola presentata per prima) ma si muovono tra i tanti cambiamenti che la vita economica fronteggia: Mercato, Moneta, Lavoro, Algoritmo, Ricchezza sono spunti affidati a più colleghi, che per ogni parola cercano origini e novità in corso.

Fonte: Il Sole 24 Ore