Un’azienda su cinque ricorre al “compro ora pago poi” ma la scarsa conoscenza ne limita l’uso. In Italia e Spagna i vantaggi percepiti sono legati soprattutto a incassi
l Buy Now Pay Later (compra ora e paga poi), modalità di pagamento che prevede una dilazione di pagamento senza interessi (tecnicamente è un pagamento differito), oggi molto in voga tra i privati, si avvia a rivoluzionare anche il mondo dei pagamenti nelle imprese, rappresentando la nuova alternativa ai metodi classici di pagamento. In Italia come nei principali paesi europei (Francia, Spagna, Germania, Uk) il pagamento a 30-60-90 giorni risulta il più utilizzato; in Germania e Spagna le aziende ricorrono maggiormente a finanziamenti, meno in Italia. E se per la gestione del credito, le aziende utilizzano soprattutto carte di credito aziendali e strumenti bancari come linee di credito o prestiti, la maggior parte delle aziende italiane ha sentito parlare almeno una volta di Buy Now Pay Later, considerando che in Gran Bretagna, faro nei pagamenti digitali, ben otto aziende su 10 lo conoscono già molto bene. In Italia e Francia un’azienda su cinque è utilizzatore del servizio per i propri clienti; in Germania, Spagna e UK un’azienda su quattro. E se in Italia sorgono dei dubbi su affidabilità/utilità del servizi, tra gli altri fattori che remano contro c’è la scarsa conoscenza del servizo così come in Francia, Spagna e UK.
La ricerca Ipsos
Sono queste le principali evidenza di una ricerca, prima nel suo genere, condotta su scala europea da Ipsos sul Buy Now Pay Later (BNPL) in ambito B2B in collaborazione con Opyn, piattaforma digitale leader in Italia e in Europa nel Lending-as-a-Service. Secondo le prime evidenze, il 98% delle imprese italiane considera il Buy Now Pay Later nel futuro dei pagamenti digitali e il 65% è già orientato a valutare l’adozione di soluzioni rese possibili dal digitale per il pagamento dilazionato. La ricerca è stata condotta tramite interviste a imprenditori e manager di 200 aziende italiane con diverse dimensioni e localizzazione geografica con fatturato superiore a 500mila euro. Le aziende selezionate operano in settori differenti e sono caratterizzate da canali di vendita fisici e/o digitali. In Italia e Spagna i vantaggi percepiti sono legati soprattutto legati a incassi regolari, in Francia e UK alla riduzione insoluti, in Germania alla spinta innovativa del servizio e al saving di tempi e costi del recupero crediti. «Nel mondo delle imprese il BNPL è declinato in modo diverso rispetto ai privati – sottolinea Antonio Lafiosca, ad di Opyn – anche se la terminologia è simile ma si tratta di un prodotto con tecnologie molto diverse in quanto è uno strumento che vuole sostituire un mondo molto granulare e talvolta poco trasparente del mondo dei pagamenti. Una piattaforma che offre questo servizio deve infatti essere in grado di fare un’analisi delle capacità di rimborso di un’impresa e tener conto di una serie di variabili talvolta complesse e articolate. Non c’è un prodotto standard, richiede tempi più lunghi e un’analisi sull’affidabilità e capacità di rimborso delle imprese».
Fonte: Il Sole 24 Ore