UniCredit: «Anche senza fusione con BancoBpm, sinergie per 1 miliardo»

UniCredit: «Anche senza fusione con BancoBpm, sinergie per 1 miliardo»

Qualora Unicredit acquisisse una percentuale di Banco Bpm senza poter procedere alla fusione, la banca guidata da Andrea Orcel stima che sinergie di costo e di ricavo previste potrebbero comunque essere realizzate, «per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro ante imposte, di cui circa 300 milioni in sinergie di ricavo e circa 700 milioni in sinergie di costo». Lo si legge nel documento informativo per l’assemblea del 27 marzo messo a disposizione dei soci per il primo punto all’ordine del giorno della parte straordinaria relativo all’aumento di capitale al servizio dell’ops su Banco Bpm. Nel documento viene confermato che se si procedesse invece alla fusione le sinergie da ricavo sarebbero pari a 300 milioni e da costo a 900 milioni.

Finalizzato shopping

UniCredit, intanto, ottenute le approvazioni da parte di tutte le autorità competenti, ha acquisito l’intero capitale sociale della belga Aion Bank e della polacca Vodeno per un corrispettivo complessivo pari a 376 milioni di euro. L’operazione, sottolinea UniCredit, segna un’accelerazione dell’attività della banca nel digital banking, «rappresentando una delle prime mosse da parte di una banca nell’acquisizione della piena proprietà di una nuova tecnologia (senza alcuna dipendenza da fornitori terzi): questo garantisce una forte differenziazione rispetto ai puri fornitori di tecnologia, alle neobanche e agli operatori tradizionali in fase di trasformazione digitale. UniCredit ha ora accesso a una piattaforma cloud-based innovativa, scalabile e flessibile, basata su connettività API e con tecnologia smart contract incorporata, il tutto integrabile con i processi e le procedure della banca».

I progetti iniziali consistono, tra l’altro, nel rientrare nel mercato polacco, nell’espansione nei paesi adiacenti dell’Europa occidentale e nell’offerta di soluzioni di Embedded Finance.

Gli investimenti

UniCredit prevede di investire progressivamente fino a 200 milioni di euro, con un payback inferiore ai due anni, con l’ambizione di aggiungere 2,5 milioni di clienti, raggiungendo un ROAC superiore al 25% e un rapporto costi/ricavi del 34% entro tre anni, il tutto con un impatto significativo sull’utile netto del Gruppo – come presentato con i risultati di fine anno 2024.

«Il nostro impegno a fornire costantemente i migliori rendimenti sul mercato e distribuzioni sostenibili nel tempo è perfettamente bilanciato con l’impegno a investire nel futuro», ha commentato Andrea Orcel, Ceo di UniCredit. «In questo contesto, Aion Bank/Vodeno rappresenta un investimento sia per migliorare la nostra capacità tecnologica – attraverso l’acquisizione di un team collaudato, che ha sviluppato uno dei sistemi bancari più moderni e flessibili in circolazione – sia per il nostro business, consentendoci di crescere in modo significativo attraverso l’ingresso in nuovi mercati, settori e segmenti di clientela. Questa è la dimostrazione dei risultati resi possibili dal nostro piano strategico e di tutti i successi che potremo raggiungere in futuro, a partire dal grande valore già generato da questo investimento».

Fonte: Il Sole 24 Ore