UniCredit Commerz, la banca tedesca è pronta ad acquisizioni difensive
Tagli, acquisizioni, efficientamento. Commerzbank prova tutte le vie per tentare di difendersi da UniCredit. La banca tedesca, in particolare,
sta valutando varie potenziali operazioni di dimensioni ridotte – ha detto la ceo del gruppo tedesco, Bettina Orlopp – per creare valore per gli azionisti, ma non intende fare nulla di “stupido” per contrastare un’eventuale acquisizione da parte di UniCredit. «Valutiamo alcune opzioni di fusioni e acquisizioni per noi stessi – ha detto la manager a margine del Forum Economico Mondiale di Davos – ma si tratta davvero di acquisizioni mirate e di piccole dimensioni per migliorare la nostra proposta di valore». Orlopp ha aumentato di recente gli obiettivi di redditività e distribuzione degli utili per convincere gli investitori che la banca può prosperare come società indipendente. Il mese prossimo dovrebbe presentare ulteriori dettagli della sua strategia in occasione di un incontro con gli investitori. Il governo tedesco ha espresso opposizione a una potenziale acquisizione. UniCredit ha alzato la sua quota nella banca tedesca e ora controlla il 28%, in gran parte tramite derivati.
I tagli
La banca peraltro sta valutando anche il taglio di alcune migliaia di posti di lavoro nel tentativo di respingere le avances indesiderate. Il piano, anticipato dal Financial Times, dovrebbe essere presentato ai sindacati nelle prossime settimane e confluire nell’aggiornamento della strategia che la ceo di Commerz, Bettina Orlopp. Gli esuberi, secondo fonti citate dal quotidiano britannico, dovrebbero essere nell’ordine di “poche migliaia”.
Lo scenario
Al di là delle ripetute dichiarazioni di esponenti del Governo tedesco, in apparenza molto avversi sotto elezioni all’integrazione italo tedesca, per diverse case d’affari alla fine la partita sarà regolata dal mercato e dalle autorità di vigilanza. UniCredit-Commerzbank rappresenta «un crocevia cruciale per il consolidamento europeo e la conversione verso una vera Unione bancaria, un pilastro fondamentale della competitività europea secondo la relazione del Presidente Draghi», scrive in un report Mediobanca ricordando che «le regole concordate in Europa non danno ai governi alcun veto sulle fusioni e acquisizioni bancarie». Inoltre «la Bce garantisce – viene sottolineato – la stabilità finanziaria, la vigilanza nazionale garantisce la correttezza delle procedure, l’antitrust (europeo e nazionale) garantisce la concorrenza e le assemblee generali delle società coinvolte garantiscono i diritti degli azionisti». «Le elezioni tedesche del mese prossimo potrebbero anche significare un rimpasto di governo, con possibili cambiamenti di opinione” sull’operazione tra le due banche, scrivono gli analisti rilevando che Unicredit “viene scambiata a sconto rispetto al settore, nonostante il rendimento per gli azionisti sia il migliore della categoria». Mediobanca ribadisce quindi la posizione di ’Top5 pick sul titolo che è indicato con prezzo obiettivo di 48 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore