UniCredit-Commerzbank, nuovo incontro tra i vertici

I vertici di UniCredit e di Commerzbank si incontreranno per la seconda volta nei primi giorni della prossima settimana. A rivelarlo anche stavolta è la banca tedesca che ha informato del prossimo meeting gli investitori a valle della presentazione dei conti trimestrali di mercoledì. «Commerzbank incontrerà il management di UniCredit all’inizio della prossima settimana», si legge in una nota degli analisti di Citigroup diffusa ieri dopo l’incontro con il management della banca tedesca. Nessuna conferma ufficiale è arrivata dalle due banche. A quanto risulta a IlSole24Ore il ceo di UniCredit Andrea Orcel sarà a New York da lunedì prossimo per una serie di road show di presentazioni dei conti trimestrali con gli investitori Usa.

Secondo il report di Citi, i vertici di Commerzbank hanno ribadito che una eventuale fusione «può creare valore solo in caso di un approccio amichevole» considerando «le potenziali sinergie e i rischi di esecuzione». E nel difendere le ragioni dell’autonomia di Commerz, la banca tedesca ha voluto precisare che i propri indici di redditività non sono completamente paragonabili a quelli di Hvb, ovvero la controllata tedesca di UniCredit.

Tempi lunghi per la trattativa

Il primo incontro tra i vertici delle due banche, tenutosi a distanza dopo l’ingresso di UniCredit nel capitale di Commerzbank, era stata poco più di una presentazione dei conti della banca tedesca al suo nuovo primo azionista privato. Sarà così anche stavolta? O il secondo incontro servirà a entrare nel merito del dialogo per studiare un processo di aggregazione? A giudicare dalle dichiarazioni di Orcel di mercoledì scorso, nel breve periodo pare difficile aspettarsi sviluppi clamorosi. Tanto che il ceo di UniCredit ha detto di prevedere che gli eventuali negoziati possano terminare entro un anno lasciando aperta in ogni momento la possibilità di cedere il 9% circa di azioni Commerzbank incassando una plusvalenza.

L’impatto della crisi di Governo tedesca

L’elemento nuovo delle ultime ore è però che il Governo tedesco guidato da Olaf Scholz, che aveva bollato come “ostile” l’avanzata di UniCredit, è entrato in crisi dopo l’uscita dei liberali dalla coalizione di maggioranza. E ora l’attesa, sia in ambienti politici che finanziari, è che la Germania si prepari ad affrontare una lunga campagna elettorale in vista di elezioni anticipate a marzo.

Il fatto che a Berlino la transizione verso il voto venga guidata da un fragile Governo di minoranza apre un varco di opportunità per UniCredit? O al contrario, l’avvio della campagna elettorale in Germania creerà un clima bipartisan di difesa di ogni asset strategico tedesco? Il tema riguarda UniCredit ma anche la delicata trattativa tra Ita e Lufthansa. E pure le ambizioni di crescita nel settore media della MFE della famiglia Berlusconi che punta sulla tedesca Prosiebensat.

Fonte: Il Sole 24 Ore