
Università di Udine, progetti per una nuova acquacoltura
Sono tre i progetti firmati dall’Università di Udine, focalizzati sull’acquacoltura e la salvaguardia dell’Adriatico, presentati all’ultima edizione di Aquafarm di Pordenone, la fiera della produzione sostenibile di alimenti in acqua. Finanziati dall’Unione europea e coordinati dal dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dall’ateneo friulano, rafforzano la collaborazione scientifica tra Italia, Slovenia e Croazia. Circular rainbow, il nome del primo progetto, è dedicato all’allevamento di trote proiettato ad un consumo sempre più razionale della risorsa idrica; alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso la produzione di energia dai reflui, generati dall’attività di allevamento come azoto, fosforo o nuove biomasse; alla digitalizzazione degli impianti per efficientare la produzione. La seconda iniziativa, Marinet è focalizzata sull’acquacoltura diversificata e sostenibile dell’Adriatico e fa parte del programma Interreg Italia–Croazia. L’obiettivo finale è la prevenzione delle malattie delle specie allevate e la promozione di pratiche sostenibili, in grado di migliorare resilienza e produttività del settore dell’allevamento in acqua. Si prevede il ricorso a un sistema di valutazione del rischio basato sull’intelligenza artificiale con monitoraggio e gestione in tempo reale degli allevamenti. Anche il terzo progetto, Brigantine è parte del programma Interreg Italia-Croazia ed è focalizzato sulla conservazione della biodiversità dell’Adriatico, attraverso la fusione di dati chimico-fisici e multispettrali raccolti da droni marini. Coinvolge cinque partner: le Università di Udine, Zagabria e Politecnica delle Marche, l’Istituto Ruđer Bošković di Zagabria, il Consorzio per il coordinamento delle ricerche del sistema lagunare di Venezia. “Con questi progetti, le competenza su acquacoltura e preservazione dell’ambiente marino si integrano”, commenta il direttore del dipartimento dell’università di Udine, Edi Piasentier. Nell’ambito della stessa fiera, l’Associazione piscicoltori italiani (Api) e l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) hanno presentato il primo manuale sul benessere delle specie ittiche in allevamento. “Uno strumento operativo, pensato per offrire agli allevatori linee guida pratiche utili”, afferma il presidente Api, Matteo Leonardi.
Fonte: Il Sole 24 Ore